Si tratta del direttore generale della Asl Giustino Varrassi, il direttore sanitario Camillo Antelli, il direttore sanitario dell’ospedale Gabriella Palmeri, il dirigente del dipartimento materno-infantile Goffredo Magnanimi e il responsabile dell’unità operativa in questione Francesco Ciarrocchi. La vicenda è nota: secondo il sostituto procuratore Davide Rosati, che ha in mano il fascicolo d’inchiesta, il reparto non sarebbe mai stato iscritto, come invece prevede la legge, nel registro dell’Istituto superiore di sanità del Ministero della salute. Non solo, perché il centro mancherebbe anche dell’autorizzazione della Regione Abruzzo, che non avrebbe mai dato il bene placito. La Procura di Teramo contesta la violazione dell’articolo 193 del testo unico della legge sanitaria del 2004, che vieta di aprire reparti senza la necessaria registrazione. Contestualmente sta per arrivare allo snodo cruciare anche l’inchiesta a carico dell’ex primario di Neurologia dell’Ospedale di Teramo Antonino Uncini, indagato nell’ambito del fascicolo rinominato “medico fantasma”. In sostanza, secondo la Procura, una collaboratrice del primario sarebbe stata sorpresa ad eseguire elettromiografie al suo posto. Anche per Uncini è in dirittura d’arrivo l’avviso di conclusione delle indagini.