Campli, minacce e botte ai genitori: per il figlio violento ora scatta l’arresto

iacuzioCampli. L’allontantanamento d’urgenza dall’abitazione che divideva con i genitori, sottoposti a soprusi, minacce e violenze, non ha calmato il suo istinto irascibile.

Il provvedimento cautelare notificato venerdì scorso dai carabinieri, su disposizione del sostituto procuratore Irene Scordamaglia , non aveva certo contribuito a farlo desistere dal suo atteggiamento Anzi, nel fine settimana l’uomo è tornato a casa, dando in escandescenza nei confronti dei genitori conviventi, con la solita richiesta di denaro per i suoi scopi: acquistare stupefacente e giocare d’azzardo. Per questo motivo questa mattina, in esecuzione di un provvedimento cautelare, che inasprisce la precedente misura, i carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, diretti dal capitano Raffaele Iacuzio, hanno arrestato Amedeo Iaconi, 42 anni, di Sant’Onofrio di Campli. L’uomo ha violato il precedente provvedimento (era la prima appplicazione pratica, in nella provincia Teramana della nuova legge sul femminicidio e sulle violenze tra le mura domestiche), ragione per la quale il Gip del tribunale di Teramo, Domenico Canosa, sulla scorta del rapporto, ulteriore, trasmesso dal maresciallo Mimmo Sammarco, ha disposto l’arresto di Iaconi. Il provvedimento del Gip è figlio, oltre che della violazione riscontrata, anche di una serie di episodi che si sono verificati nel corso degli ultimi sei mesi nell’abitazione dove il 42enne viveva con i genitori. Dai ricatti, alle minacce di morte, ai continui soprusi, alle prevaricazioni e per finire anche a gesti estremi di auto-lesionismo. Il tutto per avere dai genitori, ultrasessantenni, il denaro da spendere per i suoi” vizi”: Si parla di una cifra di almeno 5mila euro negli ultimi sei mesi.  Il clima di terrore proseguiva da tempo e la coppia di genitori, pur di mettere fine alla situazione insostenibile, aveva preso coraggio e denunciato il figlio ai carabinieri. Il provvedimento di allontanamento dal focolare domestico non è servito. L’uomo è tornato nuovamente alla carica nel fine settimana, ragione per la quale nei suoi confronti sono scattate le manette.

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