Un prototipo per l’arredo urbano: un’idea Made in Castelli

castelli_conferenzaCastelli si candida a diventare il “paese della creatività” all’insegna della ricerca e del design declinando l’antica arte della lavorazione ceramica in nuove forme contemporanee.

 

Per cominciare, sarà realizzato il prototipo di un contenitore da esterno in grado di coprire gli antiestetici contatori delle utente domestiche, come acqua, gas e luce. “E’ un prodotto che non esiste” spiega Eugenio Rosa del Comitato Premio Serafino Mattucci “ma del quale il mercato sente l’esigenza visto che i contatori in uso, in resina o materialo zincato, sono particolarmente invasivi dal punto di vista estetico e del decoro urbano, stridono con le peculiarità dei centri storici ma anche con i tratti più contemporanei dell’architettura urbana. Noi vogliamo proporre alle aziende nuove idee e nuove opportunità di sviluppo di quella che è una nicchia di mercato ma su scala mondiale”. I prototipi verranno scelti con un concorso di idee, lanciato a livello nazionale “Un contenitore fra tradizione e design” (le domande vedi allegato potranno essere presentate fino al 31 gennaio 2014 ) rivolto sia a studenti che a professionisti e il comune di Castelli sarà il primo ad ospitare questi nuovi “mobili urbani”: “E’ evidente l’enorme valore aggiunto del progetto che diventa il simbolo, in questo momento così difficile, di una capacità di reazione imprenditoriale nel segno dell’innovazione” ha dichiarato il sindaco De Rosa “sicuramente installeremo a Castelli i primi prototipi e ci auguriamo che altri borghi e centri storici seguano il nostro esempio, diventando testimoni, con la loro azione, dell’arte di Castelli e dell’identità storico-culturale del territorio teramano”. Il “Comitato Premio Serafino Mattucci” vuole fare di Castelli “un polo d’attrazione internazionale per quanto riguarda la creatività e le professionalità del settore del design, sperimentando prodotti nuovi legati al materiale ceramico”. “Solo chi ha tradizione, scuola e capacità produttiva, e a Castelli la filiera è completa, può avere una spinta così innovativa” ha aggiunto il presidente Valter Catarra “ed è per questo che il progetto suscita attenzione ed entusiasmo: una sorta di uovo di Colombo che merita l’impegno delle istituzioni che sanno bene quanto la città di Castelli rappresenti una bandiera d’identità per tutto il territorio provinciale”.

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