Ospedale Giulianova, interventi sospesi nel reparto otorino

giulianova_ospedaleGiulianova. Interventi chirurgici sospesi nel reparto di otorino dell’ospedale di Giulianova. La comunicazione, telefonica, è arrivata oggi a coloro che erano in lista di attesa e che domani avrebbero dovuto sottoporsi all’intervento programmato.

 

Dall’altro capo del telefono, la comunicazione è stata piuttosto lapidaria: tutto sospeso dalla dirigenza della Asl di Teramo, in attesa di successivi indirizzi in merito. Il provvedimento, al di là di quelle che possono essere le ragioni (non è da escludere che il tutto possa far presagire ad un dirottamento delle attività in un altro ospedale) ha creato più di un risentimento tra i pazienti, a prescindere della valenza dell’operazione o degli interventi ai quali si sarebbero dovuti sottoporre. Il tutto senza dimenticare, come fa notare uno dei pazienti che erano in attesa del ricovero, delle spese sostenute per sottoporsi ad esami e analisi (in alcuni casi anche a pagamento, per accelerare i tempi). Il tutto profuma di beffa e c’è chi già lascia trapelare la volontà di chiedere un risarcimento economico, ma anche morale per l’inconveniente.

 

Il sindaco prende posizione sul blocco degli interventi ad Otorino

“Sono decine le telefonate ricevute sul mio cellulare. Di protesta. Di richiesta di aiuto. Di scoramento. E con tante imprecazioni nei confronti di una sanità che fa acqua da tutte le parti. Hanno bloccato gli interventi di otorino, da tempo prenotati, in sala operatoria. Così. Dall’oggi al domani. E’ bastata una laconica telefonata per spazzare via le attese di chi si era preparato e confidava perciò nell’intervento. Ma che sanità è mai questa?”.
Il sindaco Francesco Mastromauro torna ad occuparsi di Otorino dopo averlo fatto nel 2010, quando paventò la sua soppressione sulla scorta del prospettato trasferimento di macchinari ed attrezzature a Teramo, e nel febbraio del 2011, allorché pretese risposte chiare ed esaurienti dalla ASL in merito alla fine della degenza ordinaria decretata dall’atto aziendale, ricevendo rassicurazioni dal manager Varrassi che nessun ridimensionamento ci sarebbe stato.
“Ma poco dopo, il 30 aprile 2011, ad una settimana circa dalla visita che effettuai nel nostro ospedale, martoriato dai tagli effettuati e da permanenti tentativi di mutilazione – aggiunge il sindaco – fui costretto nuovamente a intervenire sulla situazione di Otorinolaringoiatria a causa del piano di riassetto aziendale che lo trasformava in Day Surgery Orl. In altre parole, sarebbero stati effettuati interventi di piccola chirurgia comportando di conseguenza la dimissione del paziente nel giro di poco tempo con eventuale appoggio di qualche paziente che, per complicazioni, non potesse essere dimesso in giornata nella Unità Operativa di Chirurgia, anch’essa depotenziata. E dissi nell’occasione – prosegue Mastromauro – che poiché la stragrande maggioranza degli interventi ORL non poteva essere effettuata con queste limitazioni, immaginai che necessariamente sarebbe stato richiesto al personale di adeguarsi alla nuova situazione, rinviando pertanto i pazienti alla Unità Operativa di Teramo, con inevitabile congestione. Una delle conseguenze da me prospettate era dunque il trasferimento del personale infermieristico ad altri incarichi, con la presenza nel reparto unicamente della capo sala e di una infermiera prossima alla pensione, oltre a due unità infermieristiche per gli ambulatori. Questo è quanto denunciai il 30 aprile 2011, passando per un pessimista che sul futuro del nostro ospedale vedeva solo nero. Oggi – conclude il sindaco – ci risiamo, con la beffa ai danni di chi era in attesa del ricovero dopo essersi accollato le spese per analisi ed esami. Signor governatore Chiodi, signor manager della ASL lo capite o no che i pazienti sono stanchi di subire? Che non sono pacchi postali? Che sono contribuenti che hanno il diritto di avere una sanità efficiente, e non funzionante a corrente alternata?”.

 

CGIL: VARRASSI COME ATTILA, DISTRUTTO L’OSPEDALE DI GIULIANOVA

Otorinolaringoiatria, uno dei reparti da sempre fiore all’occhiello dell’ospedale di Giulianova, è sparito, come servizio day surgery. Per mano di chi? Del Direttore del Dipartimento Chirurgico, Lucantoni? Per mano del Direttore Generale, Varrassi? Per mano del Direttore Sanitario, Antelli? Con una lettera, pervenuta all’Ospedale di Giulianova in data 24 settembre (anticipata, con una mail, il 18 settembre) si è definitivamente chiuso anche quel po’ che restava del glorioso Reparto”. Lo ha dichiarato il segretario provinciale Fp Cgil, Amedeo Marcattilli, annunciando che “da oggi, in Otorino a Giulianova, si può ricevere solo visite ambulatoriali o aerosol. Crediamo, sia un po’ poco per un ospedale che è sempre stato all’avanguardia nella sanità teramana e regionale, svilito negli anni purtroppo da continui tagli, trasversalmente eseguiti, iniziando da Ostetricia/Ginecologia passando per Pediatria ed Urologia, finendo (ad oggi) con il Reparto di Otorino! Dove andranno gli utenti che, da decenni, si sono serviti di otorino? Andranno a Pescara, San Benedetto, Ascoli Piceno? Forse a Teramo. Soldi che l’Asl dovrà erogare ad altre Asl (mobilità passiva).
Marcattili sottolinea anche un altro aspetto: “il modo di trattamento degli utenti/pazienti in attesa di essere operati questa mattina. Hanno ricevuto solo ieri pomeriggio l’avviso, telefonico, che oggi all’ospedale di Giulianova non sarebbero effettuati interventi di otorino. Bel modo di trattare gli utenti! Infine, che fine farà il personale infermieristico che da tanto tempo “opera” in quel Reparto? E la cucina dell’ospedale di Atri anche quella caro Varrassi farai sparire notte tempo?”
La Cgil respinge al mittente “un simile piano, stigmatizzando l’atteggiamento della direzione generale, per come tratta utenti e pazienti. Tutto è tranne tutela della salute, sancita dalla costituzione italiana”.

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