Il Centro di Eccellenza sulla Biodiversità di Torre di Feudozzo, tra le montagne di Castel di Sangro è uno dei 7 centri di selezione equestre italiani coordinati dai carabinieri forestali.
Qui si allevano e selezionano cavalli della razza persano e salernitano, stupendi animali che andranno a servire il IV Reggimento carabinieri a cavallo e il Reggimento Corazzieri. Un ruolo importante sta svolgendo l’Università di Teramo con la facoltà di Veterinaria che con il comando generale dell’Arma ha sottoscritto una convenzione quadro per una serie di attività di collaborazione nelle scienze forensi e veterinarie, delle bioscienze, biotecnologie e scienze degli alimenti, della progettazione europea e degli studi internazionali.
Una convenzione che ha permesso di avviare subito una fase di ricerca e di servizio nel settore veterinario, coordinato dal colonnello Guido Castellano della direzione veterinaria dei carabinieri, e dal professor Augusto Carluccio, preside della Facoltà di Medicina Veterinaria dell’UniTe.
Lo scopo dell’Ufficio Territoriale per la biodiversità dei carabinieri forestali di Castel di Sangro, diretto dal colonnello Luciano Sammarone, è quello di favorire la salvaguardia del cavallo salernitato e del cavallo persano. Ovvero selezionare queste due razze, in modo particolare il salernitano, per fornire poi ai carabinieri a cavallo, ma anche alle altre forze di polizia, un animale esclusivamente italiano.
Ci vorranno degli anni prima che tutti i reparti a cavallo dell’Arma dei carabinieri potranno avere un animale italiano selezionato nella struttura di Torre di Feudozzo, antico sito di caccia frequentato da Carlo III di Borbone. Le prospettive sono interessanti.
A distanza di 4 mesi dalla stipula della convenzione quadro, che fu firmata il 6 marzo scorso, si iniziano a raccogliere i primi frutti di un lavoro attento, basato sulla ricerca. Il preside Carluccio può contare su un’equipe di studenti che ha preso a cuore il progetto che viene portato avanti grazie ad un tavolo tecnico. Nella tenuta di Torre di Feudozzo il lavoro di certo non manca.
Perché qui, oltre a fare ricerca, gli animali vengono nutriti con alimenti del territorio e vengono addestrati. E c’è da scommettere che tra qualche anno il salernitano verrà montato da tutti i reparti a cavallo dei carabinieri ma anche di altre forze di polizia.