Teramo. Fumo e fiamme alte sulla Teramo-Mare. Un grave incidente è avvenuto attorno alle 23.00 in direzione Teramo, all’altezza dell’uscita per Sant’Atto.
Ancora sommarie e frammentarie le informazioni su quanto accaduto. Sembra che ad essere coinvolte siano state un’auto e un camion, che si è ribaltato dopo aver travolto il mezzo in panne in corsia di emergenza ed è finito sotto il cavalcavia.
Lo scontro ha generato un incendio che i vigili del fuoco sono impegnati a domare.
Secondo le prime voci, i due uomini all’interno della vettura sarebbero fortunatamente illesi, mentre il conducente del tir sarebbe intrappolato nella cabina.
MORTO L’AUTISTA DEL CAMION
Antonio Fiorito, autista 28enne di Cosenza, non ce l’ha fatta. Dopo ore di ricerche, il suo corpo senza vita è stato ritrovato sotto un cumulo di macerie di acciaio e cassette di pollame, sbalzato nella scarpata fuori dalla cabina del mezzo. Il suo corpo è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale Mazzini, per l’autopsia.
CHIUSO IL RACCORDO DI TERAMO, IN DIREZIONE GIULIANOVA, A SANT’ATTO
L`Anas comunica che sulla strada statale 87 “Raccordo di Teramo” la circolazione rimane interdetta in direzione Giulianova, dal km 6,700 al Km 7,100, nei pressi dello svincolo per Sant’Atto.
Il traffico è provvisoriamente deviato sulla strada statale 80.
Si prevede la riapertura della carreggiata, con una parzializzazione, entro la tarda mattinata a seguito dei rilievi del magistrato e dei lavori di ripristino del piano viabile, in piena sicurezza per gli utenti. Il personale dell’Anas è presente sul posto.
I DUE RUMENI
Illesi i due rumeni che si trovavano alle prese con l’auto in panne. Risultati irregolari sul territorio italiano, sono stati accompagnati in Questura per l’identificazione. Pare che fossero alle prese con del materiale informatico, presumibilmente rubato in un’azienda della vicina zona industriale. Si sono, infatti, giustificati dicendo di avere l’auto in panne ma in realtà sono stati visti armeggiare con un carico di refurtiva nel bagagliaio, tra cui pc rubati in un’azienda a Teramo. La stessa vettura era stata segnalata in mattinata. Probabilmente i due irregolari dovevano effettuare il trasbordo della merce e non si esclude che stessero attendendo un complice.
LA DINAMICA DELL’INCIDENTE
Antonio Fiorito si trovava a bordo del suo tir Volvo quando, per evitare un’Alfa 166 ferma al buio sulla carreggiata, ha sfondato il parapetto del cavalcavia con il carico di pollame schiantandosi nella sottostante scarpata. Fiorito sarebbe stato sbalzato fuori dalla cabina di guida ma le lamiere lo hanno sepolto, ferendolo mortalmente. La motrice ha preso subito fuoco scatenando l’inferno attorno. Sul posto 118, vigili del fuoco e polstrada. L’Alfa 166 non doveva essere lì. Pare che un primo autotrasportatore fosse riuscito ad evitare l’impatto ma non il secondo che transitava seguendo la stessa direzione. Fiorito, infatti, si e’ trovato improvvisamente di fronte l’auto con targa bulgara e non e’ riuscito ad evitare l’impatto, causando la terribile tragedia.
I SOCCORSI
La scarpata e la sede stradale, al momento dell’incidente, erano invasi di carcasse di pollo. Sul posto si e’ mobilitata l’imponente macchina dei soccorsi. Decine di mezzi di vigili del fuoco (autogru, idranti) e diverse pattuglie della stradale per perimetrare l’area disponendo la deviazione obbligatorio e l’interdizione al transito della zona transennata. La stradale indaga a tutto campo mentre il pm Laura Colica ha aperto un fascicolo. La polizia giudiziaria si trova in ospedale, dove e’ stato trasportato il corpo semicarbonizzato di Antonio Fiorito. I rilievi sono ancora in corso come sono ancora in corso le operazioni di rimozione del tratto di superstrada teatro dell’incidente.
LE INDAGINI
Ai due romeni verranno contestati la mancata apposizione del triangolo di segnalazione di pericolo e il non aver indossato i previsti giubbini rifrangenti. Su disposizione del pubblico ministero verranno effettuati accertamenti tecnici sull’Alfa Romeo per verificare le reali cause della sosta in corsia di marcia. Sono in corso poi le indagini da parte della questura di Teramo in merito al rinvenimento sul luogo dell’incidente, in particolare sulla scarpata al di sotto del viadotto, di refurtiva provento di furto risalente a qualche giorno prima ai danni di un vicino capannone industriale di Sant’Atto (carpenteria e 1 computer) presente nella scarpata nelle immediate vicinanze. I rumeni dovranno giustificare la loro presenza proprio in quei pressi. Intanto la salma di Antonio Fiorito sarà riconsegnata ai familiari, dopo che stamane è stata effettuata la ricognizione cadaverica da parte del medico legale incaricato dalla procura.
RIAPERTA LA CORSIA DI SORPASSO DELLA CARREGGIATA
Nella tarda mattinata è stata riaperta la corsia di sorpasso della carreggiata del raccordo autostradale di Teramo. La corsia di marcia rimarrà chiusa fino al prossimo 5 agosto, per consentire i lavori di ripristino della barriera danneggiata dall’incidente.
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