Alba Adriatica, mare inquinato: spunta ipotesi avaria depuratore VIDEO

piccioni_sindacoAlba Adriatica. Il malfunzionamento di un dispositivo a tempo dell’impianto di depurazione consortile, Alba-Villa Rosa,alla base dell’inquinamento del mare di Alba Adriatica che ha prodotto il divieto di balneazione su oltre 1500 metri di litorale, dalla foce del Vibrata fino a metà pineta .

 

La valutazione, che ora dovrà essere supportata da relazioni tecniche, emerge da un fax che la polizia provinciale ha inviato al sindaco di Alba, Tonia Piccioni, sulla scorta di una verifica effettuata nell’impianto consortile nei giorni scorsi. Un documento che parla di una rottura del dispositivo dell’impianto di ricircolo del depuratore. E’ questo il problema che poi ha favorito, il riversarsi in mare, di sostanze contenenti batteri fecali? E’ presto ancora per dirlo, ma qualcosa sotto questo aspetto inizia ad emergere e supporta la tesi di coloro che hanno confrontato i dati dell’Arta: in piena regola all’inizio di luglio, totalmente fuori norma l’otto di luglio. Nel frattempo, per domani, in Comune, sono attesi i dati sui nuovi prelievi delle acque di balneazione. Passaggio, questo, necessario per fotografare l’evolversi della situazione e magari revocare i divieti di balneazione, o parte di essi, qualora, le analisi avranno elementi confortanti. Il sindaco, come anticipato ieri, assieme alle associazioni turistiche ha presentato un esposto ai carabinieri contro ignoti per far luce su cosa sia realmente accaduto.

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