La questura di Teramo, in collaborazione con il reparto anti-crimine di Pescara e con il suporto della Forestale, hanno effettuato un controllo lungo la provinciale 1, con l’obiettivo di arginare fenomeni quali lo sfruttamento della prostituzione e l’immigrazione clandestina. All’arrivo delle forze di polizia, la lucciole, sopratutto di nazionalità nigeriana che stazionano sulla strada hanno cercato di guadagnare una via di fuga, tra la folta vegetazione che costeggia il Tronto. Cinque donne sono state bloccate e poi condotte in questura per gli accertamenti di rito. Dai controlli sono emerse delle sorprese. Una delle due nigeriane controllate aveva il passaporto italiana per matrimonio, l’altra aveva un regolare permesso di soggiorno perchè madre di un bimbo italiano. Entrambe, residenti fuori provincia, sono state gravate di un foglio di via obbligatorio da tutti i comuni che gravitano sulla bonifica del Tronto. Stessa sorte è toccata ad una donna romena, entrata in Italia solo da qualche giorno, ma con domicilio dichiarato nella vicina provincia di Ascoli Piceno da dove peraltro risultano provenire molte delle prostitute che esercitano nella zona in questione.Le tre, fermate nel tratto di strada appartenente al Comune di Controguerra, sono state anche multate in virtù dell’ordinanza emessa da quel Sindaco che vieta la prostituzione su strada.Con l’ausilio della Polizia Municipale di Martinsicuro e della Poliservice è stato in parte rimosso il materiale utilizzato dalle donne per prostituirsi (materassi, tendoni.), attività poi interrotta dalle condizioni meteorologiche particolarmente avverse. Le pulizie proseguiranno oggi e la Provincia provvederà nei prossimi giorni alla pulizia delle aree verdi incolte ed utilizzate dalle prostitute per nascondersi dai passanti.