Teramo. L’Università di Teramo sul “Tg dello Spreco”. No, non è un’esercitazione di laboratorio degli studenti di Scienze della Comunicazione, ma un video denuncia di Striscia la Notizia, che ha fatto tappa a Teramo per mostrare le “opere incompiute” dell’ateneo nostrano.
Casa dello Studente e Dipartimento di scienze cliniche e veterinarie le due spine nel fianco dell’Università di Teramo, realizzate con investimenti importanti eppure ancora “cattedrali nel deserto”.
Sono 12 infatti i milioni di euro utilizzati per i 10mila metri quadrati della struttura di Nepezzano, dove sarebbero dovuti essere collocati i laboratori di scienze cliniche e veterinarie dell’ateneo. Un imponente progetto che molto avrebbe dato alla Facoltà teramana, ma che ad oggi è ancora chiuso. Striscia la Notizia si è intrufolata nei locali, peraltro accessibili a chiunque e ha mostrato aule, corridoi e impianti a norma e funzionanti, come i condizionatori che al momento del servizio sono risultati addirittura accesi. Insomma, una struttura pronta a essere utilizzata dagli studenti che, però, non vi hanno mai fatto ingresso.
Stessa sorte per la Casa dello Studente di Colleparco, che attende di essere terminata dal 2010. Un edificio che al momento ospita soltanto la mensa, peraltro poco frequentata, come sottolinea il programma Mediaset, a causa dei cattivi collegamenti con la linea di trasporto pubblico urbano. Per realizzarla, l’ateneo ha sborsato ben 500mila euro, ma occorrono altri tre milioni per terminare l’opera. Un intervento che lo stesso rettore Luciano D’Amico ha definito “propedeutico”, assieme alle altre opere, “alla definizione di una nuova concezione della didattica e del ruolo e dell’impegno chiesto a docenti e studenti, culminata con la presentazione del “Patto con lo studente”, avvenuta lo scorso 15 maggio”.
Non è infatti tardata ad arrivare la replica del magnifico, che, dopo aver dichiarato di aver molto apprezzato il servizio realizzato da “Striscia”, ha ribadito che questo “offre la possibilità di riportare all’attenzione degli studenti e del territorio gli sforzi che l’Università degli Studi e l’Adsu di Teramo stanno compiendo con la “rivoluzione” avviata dallo scorso gennaio, con la quale, assicurata una nuova governance all’Università, è cominciata una generale riorganizzazione delle strutture e dei servizi, finalizzata a concentrare tutte le attività in soli due Poli, Umanistico già funzionante e Agro Bio Veterinario, in corso di realizzazione, al fine di ridurre la parcellizzazione delle attività che ancora all’inizio dell’anno erano disperse su dieci sedi operative”.
Come a dire che l’Università teramana è al momento un “work in progress”. “Per questo motivo – continua il rettore – è particolarmente sentito il ringraziamento alla redazione giornalistica di Striscia la Notizia”.