Nella riunione del 10 dicembre scorso era stata predisposta una lista di 8-9 iscritti tra cui scegliere i rappresentanti del circolo da presentare alle elezioni per il coordinamento provinciale in programma il prossimo 17 gennaio. In quella riunione nessuno ha mai avanzato l’ipotesi di candidare Franchi come capolista al Paese.
“Non è solo un problema di nomi”, prosegue la nota, “è soprattutto una questione di metodo che credevamo accantonato per sempre come pratica di coercizione del consenso. A questo punto decideranno i tesserati e i simpatizzanti del partito democratico se la scelta è stata azzeccata o meno. Ad ogni buon conto si prende atto che nell’ultima riunione del 29 dicembre scorso, avvenuta nella sede di corso Garibaldi, non fosse presente il coordinatore cittadino Pepe, invitato per tempo. Avrebbe avuto la possibilità di spiegare le motivazioni che l’hanno spinto ad una scelta non condivisa”.
Il circolo di Giulianova Alta ritiene ancora che l’accaduto metta in serio pericolo i fondamenti che dovrebbero animare un partito che si dice avviato al rinnovamento; fondamento principe del partito è la sua democraticità, che il circolo del Paese crede non essere semplice slogan ma valore da vivere.
“Si rimarca con profondo dissenso”, conclude la nota, “il fatto che un circolo e i cittadini che in esso si ritrovano, sia stato calpestato nella sua capacità di essere elemento attivo, critico e democratico nel tessuto sociale e politico di Giulianova”.
Lino Nazionale