Sant’Egidio alla Vibrata. False documentazioni per ottenere sussidi di disoccupazione e permessi di soggiorno. Il tutto dietro il pagamento di lauti compensi e all’insaputa dell’ignaro datore di lavoro al quale teneva la contabilità.
A conclusione di una laboriosa indagine, condotta dai carabinieri della stazione di Sant’Egidio alla Vibrata, diretti dal maresciallo Mario De Nicola, è stato un ragioniere commercialista del posto, A.F. Di 60nni con le accuse di truffa ai danni dello stato, favoreggiamento all’immigrazione clandestina, falsità ideologica determinata dall’altrui errore. Il professionista, già incappato in inchieste simili nel corso degli ultimi due anni, che curava la contabilità di un’azienda della zona, all’insaputa dell’imprenditore, aveva prodotto una documentazione falsa all’Inps di Ascoli Piceno, con l’obiettivo di far percepire ad un senza lavoro marchigiano, un assegno di disoccupazione di 11mila euro. Per questo motivo, anche il beneficiario dell’assegno di sostentamento è stato denunciato per truffa ai danni dello Stato. Con lo stesso stratagemma, ossia false attestazioni e dietro pagamento di compensi, il ragioniere aveva inviato al Ministero dell’Interno e alla Questura di Teramo, 5 contratti di lavoro per cittadini stranieri (2 pakistani e 3 tunisini), corredati da false buste paga con il chiaro obiettivo di beneficiare di permessi di soggiorno. I cinque extracomunitari sono stati identificati e denunciati, sempre dai carabinieri, per i reati di falsità ideologica commessa da privato e falsità ideologica determinata dall’errore altrui per aver indotto in errore i funzionari della questura che hanno rinnovato i permessi di soggiorno.