Sarà il legale di fiducia della cooperativa dei balneatori d’ora in avanti ad occuparsi della vicenda del pennello che sta causando l’erosione nel tratto di spiaggia di Cologna, a ridosso dei camping Stella Maris e Nino.
Alle richieste dei proprietari delle due strutture ricettive di risolvere la questione eliminando la barriera realizzata in occasione degli interventi di ripascimento morbido del 2010, la Regione non ha dato ad oggi alcuna risposta. Né si conoscono eventuali soluzioni alternative per consentire ai titolari dei due camping, in modo particolare la Stella Maris, di riavere l’arenile per poter sistemare gli ombrelloni e le sdraio.
A conti fatti mancano meno di 5 mesi per la nuova stagione estiva. L’erosione ha spazzato via oltre 650 metri quadri di arenile dinanzi al camping Stella Maris che un tempo contava circa mille metri quadrati di concessione. Ne manca più della metà. Complessivamente mancherebbero circa 100mila metri cubi di sabbia. Un danno di immagine e anche economico per Domenico Pedicone, titolare della struttura ricettiva, che rischia di perdere i clienti o comunque di non soddisfare le loro richieste per quanto concerne una serie di servizi, a cominciare proprio dalla posa degli ombreggi.
La rimozione del pennello è un’ipotesi che il Genio Civile per le Opere Marittime della Regione ha preso in considerazione. Ma di fatto di concreto non c’è nulla. Gli operatori hanno più volte sottolineato che un intervento di ripascimento morbido come quello dell’estate scorsa, a stagione turistica peraltro già avviata, non è assolutamente opportuno.
Anche perché i fatti hanno poi dimostrato che non è servito a nulla perché alla prima mareggiata la sabbia è stata spazzata via. Tramite il legale della cooperativa hanno chiesto la rimozione del pennello, un intervento di ripascimento adeguato, sullo stile di quello eseguito a Pineto l’estate passata con conseguente deposito della sabbia a ridosso del marciapiede del lungomare.
L’accesso al mare in alcuni punti è impossibile perché si è creato tra il marciapiede e l’arenile un dislivello di oltre un metro. Tant’è che alcuni punti sono stati transennati per evitare che i passanti possano cadere. Un problema che quindi deve essere risolto e anche in fretta.