Erosione a Villa Rosa, la lettera aperta agli operatori turistici di Alba Adriatica

Nelle ultime settimane ha ripreso quota una sorta di confronto a distanza tra gli operatori turistici di Villa Rosa, martoriata da erosione e mareggiate e che attendono l’intervento programmato dalla Regione e dai colleghi di Alba Adriatica, che al contrario vedono come una iattura il posizionamento di tre nuovi pennelli, in massi, sulla zona sud della costa villarosana.

 

Prese di posizioni e diffide che non lasciano indifferenti, soprattutto sul versante truentino.

Amedeo Corsi, presidente dell’associazione Martinsicuro Vacanze, in vista del Natale ha scritto una lettera aperta agli operatori di Alba Adriatica.

 

La lettera

 

“Con sommo dispiacere assisto all’ennesima replica della diatriba sull’erosione costiera di Villa Rosa  Sud”, scrive Amedeo Corsi.

 

Il condividere con voi l’appartenenza alla DMC Hadriatica  mi ha trattenuto sinora  dal polemizzare sull’argomento.

 

Il nostro “nemico comune” è spesso l’amministratore di turno che ci considera abitualmente un bancomat sempre aperto (vedi tassa di soggiorno, Tari ecc,), polemizzare tra di noi, per la nostra categoria, è una sconfitta a prescindere. Vista la vostra posizione però, non posso più esimermi dall’esprimere il mio parere.

 

L’erosione a sud del Tronto è iniziata storicamente un secolo fa con la costruzione del Porto di San Benedetto. La linea costiera di Martinsicuro è arretrata di circa 200 metri, la linea costiera di Alba Adriatica nel contempo è avanzata di almeno 150 metri. In buona sostanza la nostra disgrazia è stata la vostra fortuna.

 

Le opere di difesa costiera messe in atto prima a Martinsicuro e poi a Villa Rosa hanno spostato a sud il fenomeno erosivo che si è accelerato con  la sciagurata configurazione  del porticciolo di Martinsicuro che “cattura” la quasi totalità del naturale apporto di detriti del fiume Tronto, quantificato in circa 20.000 metri cubo l’anno.

 

Questa progressione erosiva ha fatto sì che nelle zone prive di difesa la sabbia venisse erosa completamente. La situazione attuale è che la sabbia che normalmente veniva erosa e alimentava l’arenile di Alba adriatica non c’è più. Ad Alba non arriva più niente perchè a Villa Rosa non c’è più niente da erodere: è rimasto solo l’asfalto del lungomare!

 

La vostra polemica sui pennelli è del tutto inopportuna e ottusa. La lunghezza dell’ultimo pennello previsto a sud (circa 60 metri) potrebbe avere effetti nei 100-200 metri a sud, sicuramente sarà ininfluente per Alba che avrà comunque fenomeni erosivi sempre più importanti a prescindere da Villa Rosa. L’alternativa ai pennelli, nell’immediato, era quello di destinare l’intero milione di euro per il ripascimento di Villa Rosa e la conseguente erosione andava ad alimentare l’arenile di Alba.

 

Sediamoci tutti attorno ad un tavolo (associazioni e amministratori) con pari dignità e spirito collaborativo…risparmiandoci beninteso l’usuale invasione delle vostre “truppe cammellate”!!

La vostra località non è la “più bella del reame “ e la nostra località non è la vostra “sorella racchia” ..figlia di un Dio minore!!

 

E’ con assoluto dispiacere che non ho mai sentito da voi un minimo di umana solidarietà verso i miei colleghi di Villa Rosa sud che con angoscia e assoluto sconforto pensano alla prossima stagione.

 

 

Una volta che avrete finalmente metabolizzato che l’erosione anche da voi sarà sempre più un problema a prescindere da Villa Rosa, pensiamo e proponiamo insieme le possibili soluzioni.

 

La relazione del geologo Giovanni Marrone è sicuramente molto interessante, evitando il continuo riempimento del porticciolo di Martinsicuro ed installando una barriera al largo della foce del Tronto favorisce il ripascimento naturale dell’arenile e la fruizione del porticciolo (avremmo un porto vero dopo 2000 anni!!);

 

Il progetto dei pennelli in legno che a Pescara Nord ha dato risultati eccellenti, non è proponibile a Villa Rosa sud perché lo scenario è completamente diverso mancando le barriere soffolte ad est (è sicuramente proponibile invece per Martinsicuro a sud della Casa Bianca).

 

L’architetto Di Lembo, titolare del progetto, ipotizza una soluzione diversa, un progetto pilota con pennelli di legno a T  ma che non hanno allo stato attuale una fattibilità immediata in quanto i tempi sono ristrettissimi per non perdere il finanziamento regionale e potrebbe essere una risorsa in futuro quando si dovrà, inevitabilmente, difendere l’arenile di Alba Adriatica.

 

La costituzione di una società pubblico-privato per l’acquisto e gestione di una Draga (Sorbona) che tutto l’anno vada a garantire la manutenzione  dei fondali dei vari porti e gli arenili soggetti ad erosione. Vi sembra una cosa così cervellotica? L’alternativa sarebbe   un contratto pluriennale con ditta specializzata che faccia per alcuni mesi questo lavoro una specie di abbonamento che distrugga i tanti lacci e laccioli burocratici che fanno arrivare spesso la medicina quando il paziente è morto!”

 

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