Teramo. Una “bomba” che rischia di esplodere da un momento all’altro ed un reparto, quello di Oncologia, al collasso. I malati non ne possono più, non hanno più la forza di “combattere contro i muri di gomma”.
Da qui, la minaccia di uno sciopero della fame che, senza mezzi termini, rappresenterebbe un vero fallimento delle istituzioni.
A lanciare l’allarme è il consigliere regionale dell’Italia dei Valori, Cesare D’Alessandro che, al di là delle appartenenze politiche, ha voluto lanciare un forte appello al presidente della Regione Gianni Chiodi.
“Non vogliamo farne colpa specifica a qualcuno piuttosto che a un altro” commenta “né vogliamo fare stupide polemiche, ma invitiamo Chiodi a trovare una soluzione, a prendere provvedimenti che possano almeno attenuare i disagi di chi già soffre. Certo non gli mancano potere e mezzi, è Presidente e Commissario straordinario. Risolvere i problemi organizzativi e gestionali dell’Oncologia di Teramo è un obbligo morale prima che istituzionale, di tutti. Lo faccia subito, per scongiurare che possa arrivarsi allo sciopero della fame minacciato dagli ammalati di cancro. Sarebbe la sconfitta di tutti, senza distinzioni di sorta. Noi metteremo da parte ogni convenienza politica, lo sosterremo e lo incalzeremo; ma faccia subito! Se teme di adottare provvedimenti in solitudine, se ci sono problemi di campanile o burocratici o di qualsiasi altra natura, noi lo sosterremo con una risoluzione urgente che depositeremo lunedì, dandogli tutto l’appoggio del Consiglio. Ma niente più scuse, non c’è tempo”.