Giulianova, smaltimento lampadine: solo 3 negozianti su 10 rispettano la legge

2012-12-19Giulianova. Questa mattina alcuni volontari del Centro educazione ambientale di Giulianova si sono trasformati in inviati  speciali a verificare l’applicazione della normativa di smaltimento delle lampadine esauste nei negozi di Giulianova. Il risultato? Su 10 rivenditori di materiale elettrico solo 5 hanno accettato il ritiro delle vacche lampadine.

Pochi sanno che il D.M. 65 del 2010 impone ai rivenditori l’obbligo dell’1 contro 1, cioè l’obbligo del ritiro dietro acquisto del nuovo. Sui 5 rivenditori virtuosi solo 3 rispondono esaustivamente agli obblighi di legge (vetrofania con avviso alla clientela – modulo di tracciabilità del rifiuto): Illuminotecnica Di Silvestro, Romani, Di Bonaventura a Colleranesco.

“La carenza di informazione e di supporto – dichiara il Presidente Legambiente Giulianova Francesca Morgante – è risultata prevalente nei negozi di generi alimentari o non specializzati nella vendita del prodotto ( Tigre- Acqua e Sapone- Conad – Sì con te), cosa che non giustifica il mancato ritiro perché la legge impone a tutti gli esercenti l’obbligo del ritiro 1 contro 1 con sanzioni amministrative da 150 a 400 euro. La legge è chiara, i dispositivi luminosi esausti, così come qualsiasi altro apparecchio RAEE cioè elettronico (TV, frigoriferi, cellulari etc.) non vanno conferiti nell’indifferenziato ma restituiti al negoziante dietro l’acquisto di uno nuovo. Le amministrazioni locali, vessate dalle ristrettezze economiche, faticano a mettere in piedi centri di raccolta, così la legge del 2010 ha concesso ai rivenditori un contributo economico (da 14 a 26 centesimi per ogni lampadina) che serve a garantire il ritiro e il corretto smaltimento”.

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