Come disposto dal gup Domenico Canosa è stato riascoltato l’infermiere che si trovava sulla prima ambulanza (il medico arrivò infatti 7-8 minuti dopo a bordo di un secondo mezzo), che aveva dichiarato in una precedente udienza come in realtà il defibrillatore fosse stato usato e come fosse stato proprio quest’ultimo, non rilevando le condizioni, a non far partire la scarica elettrica.
Circostanza confermata anche oggi, quando sono stati ascoltati anche i due allenatori che si trovavano quel giorno sul campo di calcio e uno dei due consulenti della Procura, il medico cardiologo che ha collaborato alla perizia. Procura che aveva chiesto l’archiviazione per il medico, finito poi a processo su imputazione coatta disposta dal gip. Il processo è stato aggiornato a febbraio.