In vista di questo cambiamento, previsto nel progetto Paride e che coinvolge 32 municipalità del teramano, a Tortoreto martedì sera si è tenuta un’assemblea pubblica. Presente l’amministrazione comunale e i referenti del progetto: Graziano D’Eustachio di Agenza e Stefano Amadori di Hela Luce, la società che si è aggiudicato il bando europeo per la gestione della pubblica illuminazione per i prossimi 24 anni. E’ mancata forse la partecipazione della cittadinanza, nonostante l’incontro fosse stato pubblicizzato, con solo alcune decine di interessati ai temi sviluppati durante la serata. Se il responsabile di Agena ha poggiato l’attenzione sulle caratteristiche della progettualità, i crismi attorni ai quali è stata elaborata l’idea Paride e il bando di gara, Stefano Amadori ha illustrato da un punto di vista tecnico cosa sarà realizzato sul territorio comunale.
I numeri di Paride. L’investimento di Hera Luce è di oltre 1,8milioni di euro con intervento che sarà completato nel giro di un anno. La società multiservizi gestirà il sistema della pubblica illuminazione per i prossimi 24 anni, mentre il Comune verserà un canone annuale di 487mila euro, che poi è quasi l’equivalente della spesa annua che l’Ente sostiene annualmente per assicurare il servizio. Nel bando è prevista la sostituzione dell’80% dei punti luce sul territorio cittadino. Punti luci a led, a maggior efficienza energetica che nelle previsioni consentirà un risparmio del consumo energetico di quasi il 70%. Contestualmente saranno riverniciati i pali esistenti e sostituiti quelli più vetusti (quelli il cemento in maniera particolare). L’intero impianto, è stato spiegato durante la serata, sarà gestito attraverso un telecontrollo, mentre tra i servizi accessori forniti, anche l’installazione di 16 videocamere nelle principali vie cittadine e 8 antenne per il Wi-Fi libero. Anche i vari quadri elettrici saranno messi a norma. Ovviamente, a carico di Hera Luce ci saranno tutte le attività di manutenzione.
Il progetto, nella sua complessità, appare ambizioso. Ora bisognerà testarlo una volta che andrà a regime. Nella prima fase di sostituzione dei punti luce esistenti, si darà priorità al lungomare e alle zone a ridosso della riviera.