Teramo, sesso con madre e figlia in cambio di droga: finisce a processo

Secondo l’accusa per anni avrebbe costretto prima la madre e poi figlia, entrambe tossicodipendenti, ad avere rapporti sessuali in cambio di dosi di eroina.

 

 

Un’accusa che questa mattina, al termine dell’udienza preliminare davanti al gup Roberto Veneziano, è costata ad un 65enne del teramano, il rinvio a giudizio per spaccio e violenza sessuale, con la prima udienza del processo fissata per il prossimo 11 gennaio davanti al collegio.

 

 

L’inchiesta era partita nell’ambito di un’indagine su un giro di spaccio nel teramano, con i carabinieri che insospettiti dal continuo andirivieni della ragazza dall’appartamento dell’uomo l’avevamo fermata per un controllo trovandola in possesso di una dose di eroina.

 

 

Ascoltata dai militari la giovane aveva ammesso di essere una consumatrice, raccontando agli investigatori di come, da quando aveva poco più di 17 anni, l’uomo la costringesse ad avere rapporti sessuali in cambio della cessione delle dosi di stupefacente.

 

 

Uno “scambio” che l’uomo avrebbe messo in atto, ancor prima che con la giovane, anche con la madre della ragazza.  Almeno secondo le accuse che lo hanno portato a giudizio e che adesso dovranno essere provate nel corso del dibattimento. La ragazza si è costituita parte civile.

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