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Area di crisi Vibrata-Tronto: prorogate le scadenze dei bandi

Prorogati i termini per partecipare ai bandi pubblici per l’area di crisi complessa Val Vibrata -Valle del Tronto Piceno, con 15 milioni di euro messi a disposizione dal Governo, attraverso Invitalia, per progetti di investimento superiori a 1,5 milioni in 13 Comuni dell’area Vibrata (Ancarano, Civitella del Tronto, Sant’Egidio alla Vibrata, Valle Castellana, Alba Adriatica, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Nereto, Sant’Omero, Torano Nuovo, Tortoreto e Martinsicuro), nonché 17 milioni per l’area Picena (44 Comuni).

 

La scadenza per presentare le domande, inizialmente fissata al 24 novembre, è stabilita ora, da una circolare del ministero dello Sviluppo economico del 22 novembre scorso, alle ore 12 del 21 dicembre 2017. Informazioni e modalità sono sul sito di Invitalia.

 

 

A questi fondi si aggiungono 5 milioni di euro stanziati dalla Regione Abruzzo (a valere sulla linea di Azione 3.2.1 del POR-FESR 2014-2020) per i contributi de minimis – progetti di importo superiore a 50mila euro e fino a 200 mila euro, fino a un massimo del 50% della spesa ammissibile – per misure destinate a rioccupazione e ricollocazione dei lavoratori. Il termine in questo caso è prorogato alle ore 12 del 7 dicembre.

 

 

E’ in uscita, inoltre, sempre da parte della Regione Abruzzo, il bando “Prevengo” (un investimento di circa 2 milioni di euro) per favorire i processi di rioccupazione: attraverso accordi con le aziende, disoccupati e lavoratori saranno affiancati in percorsi di formazione specifici tagliati su misura delle esigenze delle imprese.

 

 

Nel gennaio 2015 la Provincia di Teramo ha ricostituito l’Osservatorio provinciale per lo sviluppo composto da associazioni datoriali, sindacati, istituzioni, Università e Ricerca; le Regioni Marche e Abruzzo e le Province di Teramo e Ascoli Piceno incontrarono poi l’allora viceministro Claudio De Vincenti al ministero dello Sviluppo Economico per discutere del Protocollo d’intesa Val Vibrata-Tronto. Nel 2016 la Provincia di Teramo ha presentato RiTer, un programma di rigenerazione territoriale per la riqualificazione industriale – frutto del lavoro congiunto di Università di Teramo, Camera di Commercio e Provincia – che ha rimesso al centro dell’agenda politica il riconoscimento da parte del Mise della Vibrata quale ‘area di crisi industriale complessa’. Un’area nella quale, dal 2008 al 2015, sono stati persi 5.845 posti di lavoro, con 503 imprese interessate da procedure concorsuali e 178 fallite.