Teramo. La provincia di Teramo prima in Abruzzo per qualità della vita. Lo afferma la classifica del Sole 24 Ore 2012, che annualmente misura la vivibilità delle 107 province italiane sulla base di un set di 36 indicatori.
“Un risultato – come commenta il presidente della Provincia, Valter Catarra – che attesta come il nostro territorio, pur nel momento di generale difficoltà e crisi economica, sia riuscito non solo a tenere, ma a risalire di ben sette posizioni rispetto allo scorso anno, attestandosi al 62esimo posto nella classifica nazionale con 503 punti complessivi. Tra i risultati più interessanti – rileva il presidente – quelli che riguardano il tenore di vita, servizi, ambiente, sicurezza, infrastrutture per il tempo libero e, sul versante economico, il numero di nuove imprese e il tasso di imprenditorialità giovanile, unito all’elevato numero di giovani laureati. Credo – aggiunge – che questo risultato sia stato frutto della grande capacità dimostrata dal nostro sistema produttivo, ma anche dell’impegno, a suo supporto, delle istituzioni e di tutte le parti sociali. Anche in questo momento, così drammatico per tante famiglie, a leggere la statistica del Sole 24 Ore si capisce che tutti gli sforzi fatti per sostenere le aziende in crisi non sono assistenzialismo, perchè queste imprese hanno capacità ed energie per riconvertirsi. Mi permetto di sottolineare in questa circostanza che la soppressione delle entità territoriali sulla base di meri criteri numerici e demografici sia un errore gravissimo e che i territori virtuosi vadano supportati e non mortificati a colpi di tagli lineari”.
PESCARA RECUPERA, MALE L’AQUILA. La classifica, che vede Bolzano in testa e Taranto fanalino di coda, è stata elaborata tenendo conto di una serie di fattori: affari e lavoro, ordine pubblico, popolazione, servizi, ambiente e salute, tempo libero e tenore di vita Le rimanenti 3 province abruzzesi si collocano tra il 65esimo e il 74 posto. Se Teramo, 62esima, ha guadagnato sette posti in classifica rispetto allo scorso anno, segno negativo si registra per Chieti, che perde un posto rispetto al 2011 e scende al 65esimo. Ancora peggio va a L’Aquila, che precipita al 74esimo posto perdendo quattro posti in graduatoria. Unico rialzo per Pescara, ma si tratta di un minimo punto, che attesta il capoluogo adriatico alla 72esima piazza. Soddisfazione espressa dal sindaco del capoluogo adriatico Luigi Albore Mascia, per il 29° piazzamento nella graduatoria nazionale per il tempo libero: “Pescara si conferma come capitale d’Abruzzo per il tempo libero”, ha commentato, “occupiamo il 2° posto come numero di spettacoli per abitante, il 36° posto come indice di creatività, il 38° posto come numero di ristoranti e bar ogni 100mila abitanti. Dati assolutamente rilevanti perché ci danno la misura di come turismo e cultura creino occupazione, soprattutto tra i più giovani, e determino un indotto, confermando la bontà della scelta della nostra amministrazione di investire in tali settori nonostante i tagli operati a livello nazionale”. Più contenuto, ma ugualmente soddisfatto per il minimo miglioramento registrato sulla classifica generale: “Gli indicatori utilizzati sono chiari e inequivocabili”, ha detto, “a Pescara la situazione va migliorando, tanto da aver iniziato a risalire, seppur lentamente la classifica, guadagnando una posizione, dato tutt’altro che scontato considerando il periodo storico difficile che tutto il Paese sta attraversando. C’è ancora da migliorare nel settore dei servizi e dell’ambiente; mi preoccupa di più la classifica inerente l’ordine pubblico, che ci vede ancora al 97° posto. In realtà, guardando la specifica dei dati, se restano stabili i numeri di furti in casa o delle rapine, sono aumentate truffe e frodi informatiche, ossia 101 ogni 100mila abitanti. Ma evidentemente la posizione così bassa in classifica dipende dalla percezione della sicurezza che hanno i cittadini, che vedono Pescara come una città in crescita e temono i risvolti negativi di questa stessa crescita, così come accade per Bologna, anch’essa al 97° posto, o Prato addirittura ferma nella 106a posizione in classifica o Pisa che occupa la 103a posizione”.
Il commento del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi. “La nostra provincia guadagna 7 posizioni rispetto alla stessa indagine dell’anno scorso e conquista il primo posto tra le abruzzesi, scavalcando Chieti. Lo stesso dato generale, che vede Teramo al 62° posto, e che piazza il nostro territorio ai primissimi tra quelli del Centro-sud Italia, non può che essere letto con soddisfazione. I dati, seppure di riferimento provinciale, possono comunque essere letti con un’ottica che pone la città capoluogo in primo piano, proprio per l’effetto trainante che essa ha, inevitabilmente, sul territorio stesso. E così, l’indagine implicitamente conferma la bontà delle scelte e dell’operato della Giunta municipale, soprattutto perché essa scaturisce da uno screening accurato e ricco di indicatori che spaziano dal tempo libero all‘ambiente, dal lavoro al risparmio. E’ evidente che proprio la complessa articolazione dell’indagine lascia emergere aspetti in cui si alternano elementi di particolare positività ad altri meno favorevoli, ma il dato complessivo è sicuramente significativo. E il dato complessivo, letto anche in una sorta di cartina al tornasole, lascia intuire una vivacità ed una volontà di crescita del nostro territorio che fanno da specchio all’attività decisa che l’amministrazione sta conducendo. Trovano così conferma le buone indicazioni fornite con le politiche sull’Ambiente, con la gestione dell’area pedonale (la città del pedone e della bicicletta), con gli interventi posti in essere per la viabilità i quali, a partire dall’apertura del Lotto Zero, hanno sicuramente garantito una qualità migliore della vita in città. Sono consapevole del fatto che il risultato fotografa una realtà nella quale ancora molto c’è da fare, ma è proprio sull’incremento della posizione in graduatoria e cioè sulla tendenza alla crescita e allo sviluppo che si manifesta anche in voci dall’esito particolarmente favorevole, che si possono rintracciare spunti per indirizzare le politiche con maggior vigore. Ci si riferisce, ad esempio, al positivo indice del costo della vita, al costo delle abitazioni, allo spirito di iniziativa, al numero delle imprese sorte nell’anno, a quello delle stesse registrate da giovani tra i 18 ed i 30 anni, ma anche all’appeal turistico, al richiamo della ristorazione e all’indice di sportività; tutti segmenti, questi, in cui Teramo figura nella parte alta delle rispettive classifiche. In generale, dalla graduatoria emergono dati in crescita relativi al tenore di vita, agli affari e al lavoro, ai servizi ambiente e salute, agli indicatori relativi agli aspetti demografici, e al tempo libero. Unica voce in cui si registra un decremento è quella dell’ordine pubblico”.
Le parole di Luigi Albore Mascia, sindaco di Pescara. “Pescara e la sua provincia hanno cominciato la propria risalita nelle classifiche nazionali di valutazione della qualità della vita. Mentre altri centri urbani delle nostre dimensioni e strutture, come Ancona, Ravenna, Perugia, o anche città di dimensioni ancora più grandi come Torino o Milano, perdono posizioni, il capoluogo adriatico, ha guadagnato una posizione rispetto all’anno precedente, indice di un miglioramento, di una crescita, che non va assolutamente sottovalutata in un momento di recessione e crisi come quello che stiamo vivendo. Segno che a Pescara c’è ancora fiducia nell’azione della classe dirigente e in una possibilità di ripresa che conferma di nuovo il nostro territorio al 29° posto in classifica nel settore del tempo libero. Ovviamente tale risultato rappresenta uno sprone ad andare avanti a continuare lungo la strada intrapresa, specie ora che nuove sfide, anche dal punto di vista amministrativo, si prospettano dinanzi a noi. Gli indicatori utilizzati sono chiari e inequivocabili: a Pescara la situazione va migliorando, tanto da aver iniziato a risalire, seppur lentamente la classifica, guadagnando una posizione, dato tutt’altro che scontato considerando il periodo storico difficile che tutto il Paese sta attraversando. Sotto il profilo del tenore di vita siamo al 58° posto, ossia in posizione mediana rispetto alla classifica generale; c’è ancora da migliorare nel settore dei Servizi e dell’ambiente; mi preoccupa di più la classifica inerente l’ordine pubblico, che ci vede ancora al 97° posto. In realtà, guardando la specifica dei dati, se restano stabili i numeri di furti in casa o delle rapine, sono aumentate le cosiddette ‘truffe e frodi informatiche’, ossia 101 ogni 100mila abitanti. Ma evidentemente la posizione così bassa in classifica dipende dalla percezione della sicurezza che hanno i cittadini, che vedono Pescara come una città in crescita e temono i risvolti negativi di questa stessa crescita, così come accade per Bologna, anch’essa al 97° posto, o Prato addirittura ferma nella 106a posizione in classifica o Pisa che occupa la 103a posizione. Compito delle Istituzioni è quello di far avvertire in maniera più decisa la propria presenza sul territorio: in tal senso stiamo già operando, incrementando il numero delle telecamere in città, 34 quelle che andremo a installare a brevissimo tra via Caduti per Servizio e via Tavo-Parco dell’Infanzia e che si aggiungeranno alla rete di videosorveglianza già operativa sul territorio. E per questo abbiamo già riaperto i Presidi fissi o i Distaccamenti della Polizia municipale sul territorio, da via Caduti per Servizio a piazza Santa Caterina sino al centro storico. Ma ovviamente tale azione va intensificata ulteriormente. Infine Pescara si conferma come ‘capitale d’Abruzzo’ per il tempo libero, con il 29° posto nella classifica nazionale: addirittura occupiamo il 2° posto come numero di spettacoli per abitante, il 36° posto come indice di creatività, il 38° posto come numero di ristoranti e bar ogni 100mila abitanti. Dati assolutamente rilevanti perché ci danno la misura di come turismo e cultura creino occupazione, soprattutto tra i più giovani, e determino un indotto, confermando la bontà della scelta della nostra amministrazione di investire in tali settori nonostante i tagli operati a livello nazionale. Ovviamente la classifica odierna rappresenta per il nostro governo cittadino l’ulteriore sprone ad andare avanti lungo il percorso tracciato”.