Teramo invasa dagli uccelli: dal cielo ‘piove’ guano. E la Provincia si affida ai falchi

storniTeramo. La situazione non è più sostenibile. Attraversare viale Mazzini è ormai un’impresa. E non è inusuale vedere la gente con gli ombrelli aperti, anche nelle giornate di sole. Il naso perennemente all’insù: quelle coreografie nel cielo all’inizio emozionano, ti fanno sgranare gli occhi…ma poi, all’improvviso ti costringono ad accelerare il passo, in cerca di un riparo.

Non basta evitare di passare sotto gli alberi, i tigli appunto. Loro, gli “sturnus vulgaris” possono beccare ovunque. E non è una bella esperienza. Anche perché, il guano che ti colpisce senza alcun ritegno, potrebbe causare delle malattie come clamidiosi, salmonellosi, campilobacteriosi, yersiniosi e micosi. Allora, c’è bisogno di una soluzione. E nel più breve tempo possibile. Lunedì ci penserà la Provincia di Teramo, attraverso il servizio Caccia, Pesca e Micologia, che ha commissionato un intervento deterrente per allontanare, in maniera totalmente ecocompatibile con l’ambiente urbano, gli storni nel centro urbano di Teramo. Si tratta di un intervento di “bird control”, che verrà messo in atto con falchi appositamente addestrati.

L’operazione avrà inizio lunedì e si protrarrà per tutto il mese di dicembre.

Il fenomeno, si legge in una nota dell’assessorato, è generato dal fatto che gli storni in ambiente urbano trovano sicurezza dai predatori, qui praticamente assenti, e maggiore tepore termico. In particolare, gli animali affluiscono dalle contrade limitrofe al centro cittadino in orario pomeridiano, per poi pernottare sugli alberi dei parchi pubblici.

I siti maggiormente interessati sono appunto il viale dei Tigli, il parco della sede centrale della Provincia in Via Milli ed il parco dell’Istituto Regina Margherita, che ha inoltrato alla Provincia richiesta di intervento.

I disagi provocati da questa presenza massiva di storni si configurano principalmente nello strato di guano prodotto durante la notte, che rende particolarmente viscido il suolo, nel fastidioso rumore e nel rischio di malattie contagiose per l’uomo.

Tutto questo da lunedì. Nel frattempo, i teramani dovranno imparare a convivere con il cinguettio ossessivo e con il fetore insostenibile. E, mi raccomando: vietato alzare gli occhi al cielo…potreste essere colpiti in pieno!

 

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