E’ una vicenda paradossale quella che riguarda l’intervento, mai completato, sull’asta fluviale del Salinello. Interventi programmati dopo l’alluvione del 2011, da parte della Provincia di Teramo, finanziati dalla Regione con un milione di euro e partiti nel 2015. Poi, però, la ditta aggiudicataria dell’intervento ha chiuso il cantiere (in prossimità del depuratore di Tortoreto) per la mancanza di fondi. Si, perché la Regione ha stralciato il capitolo di bilancio e senza soldi tutto si è bloccato. E a distanza di oltre 30 mesi tutto è fermo come allora. Una rete da cantiere in prossimità della sponda nord del Salinello e una criticità ancora non risolta.
E questo nonostante appelli e richieste alla Regione di rifinanziare il capitolo di bilancio e di completare l’opera, utile non soltanto per ripristinare il tratto di strada eroso della piena del fiume, ma di risistemare argini e sponde e di mettere in sicurezza la zona. La criticità è tornata in qualche maniera a galla qualche settimana fa, in occasione dell’ondata di maltempo con codice rosso in prossimità dei bacini idrici. Ebbene, nella zona del Salinello il rischio di un’esondazione è stato toccato con mano. Un problema che interessa le due sponde, ma anche verso ovest nel territorio di Sant’Omero.
“ I ritardi della Regione su questo tema sono inaccettabili”, sottolinea con spirito critico Francesco Marconi, vicesindaco al Comune di Tortoreto. “ E mostra anche una scarsa attenzione su quelli che sono i rischi dei corsi d’acqua laddove non vengono assicurati interventi. A questo si aggiunge il fatto che l’opera era stata finanziata, salvo poi dirottare i fondi altrove e il fatto che la l’esecutivo ha previsto tra le deleghe quelle sui contratti di fiume. Evidentemente, è solo fumo negli occhi visto il caso specifico”.
Un anno fa, di questi tempi, Francesco Marconi, lanciò un appello all’assessore regionale Dino Pepe affinché il cantiere si rimettesse in moto, ma la richiesta è rimasta lettera morta L’apposito capitolo di bilancio è rimasto ancora azzerato.
“ Rinnovo in maniera accorata la richiesta”, aggiunge Marconi, “ visto che la Regione è prossima ad approvare la manovra di bilancio e sarebbe opportuno che si ricordasse di questo intervento che non può attendere. Prima di programmare nuove opere, forse, sarebbe necessario portare a compimento quelle inziate”.