Teramo. Autogestione. È questa la parola d’ordine negli istituti superiori teramani dove, da una settimana, la didattica è ferma in segno di protesta contro i tagli all’istruzione. Ancora una volta sono loro, gli studenti, ad alzare la voce.
Sembra un ritornello che si ripete ogni anno: in un modo o nell’altro un motivo per fare sciopero si trova sempre. Ma loro non ci stanno ad essere etichettati come scansafatiche! “Siamo esseri pensanti” dicono “e ci teniamo a dire la nostra. I tagli all’istruzione sono una vergogna e non possiamo rimanere inermi mentre continuano a distruggere il nostro futuro”.
Dall’Istituto Magistrale al Classico, passando per lo Scientifico (“lì, dove tutto è cominciato”, tengono a precisare), fino ad arrivare agli istituti tecnici, a dire il vero meno organizzati: è tutto un pullulare di attività collaterali. Dagli approfondimenti sul disegno di legge Aprea, miccia scatenante della loro “ribellione”, alle problematiche che investono il corpo docente, altrettanto arrabbiato e determinato nella protesta.
E tra un dibattito e l’altro, tutto sembra essere filato liscio. O almeno in gran parte degli istituti. Al Di Poppa e all’Iti, infatti, qualche problema si è registrato all’arrivo a scuola: tutto rientrato dopo qualche minuto e risolto con uno sciopero bianco.
Decisamente peggio è andata al collettivo studentesco Stella Rossa, che aveva promosso, sempre per questa mattina, una grande assemblea pubblica davanti la facoltà universitaria di Veterinaria. Grande solo nei progetti purtroppo. Piazza Aldo Moro, infatti, è apparsa completamente deserta, salvo qualche volenteroso impegnato nelle operazioni di volantinaggio davanti all’ingresso. Con loro, un dispiegamento (verrebbe da dire “illogico” di vigili urbani (la piazza è stata interdetta alle auto per l’intera mattinata), una volante della Polizia ed una pattuglia di Carabinieri. Tutto intorno: il deserto.
Nel frattempo, fervono i preparativi per il grande corteo di domani. Gli studenti si ritroveranno in piazza Dante alle 8.30, per partire alle 9 alla volta di viale Mazzini. Tagliando per via Rozzi e attraversando corso San Giorgio, convergeranno in massa in piazza Martiri della Libertà, dove si terrà il dibattito conclusivo.
Marina Serra