Ridare alla terra le sostanze organiche necessarie per contrastare la desertificazione, quell’humus fondamentale soprattutto per chi oggi decide di affrontare il mestiere dell’agricoltore nel rispetto dell’ambiente garantendo prodotti biologici al 100 per cento.
E’ il tema sviscerato in occasione del workshop organizzato al Palazzo Kursaal di Giulianova nell’ambito della IX edizione della “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti”. Un convegno promosso dall’Associazione Italiana Compostaggio, con la collaborazione di “Rifiuti Zero Abruzzo” e “RicreaTe”.
Tema principale dunque “valorizzare la frazione organica con attrezzature di piccola taglia”. In Italia alcuni Comuni, come ad esempio quello di Canale Monterano in provincia di Roma, hanno già dato il via ad una vera e propria rivoluzione nella gestione della frazione organica. Le utenze domestiche e non possono compostare direttamente i propri rifiuti. E più utenze possono organizzarsi per gestire la frazione organica. Quindi niente più trasporto negli impianti di compostaggio. Ma creare una vera e propria risorsa a domicilio. Giulianova vuole essere il Comune capofila in questa nuova idea di trasformare l’organico in risorsa.
“Si va verso una nuova forma del recupero dei rifiuti”, ha spiegato l’assessore all’ambiente di Giulianova Fabio Ruffini, “facciamo in modo che l’organico non vada più negli impianti, ma diventi una risorsa a tutti gli effetti per contrastare la desertificazione delle aree, per ridare nuova linfa al terreno. E’ chiaro che serve la collaborazione di tutti, a cominciare dai cittadini stessi”.
Il passaggio nella gestione del rifiuto organico favorisce un percorso eco-innovativo aggiuntivo al sistema già adottato. Le aziende agricole diventerebbero un fulcro nel programma di rivitalizzazione di aree coltivate che assorbirebbero nutrimento direttamente dalla frazione organica con un ciclo rigenerativo del terreno del tutto naturale.
Un processo che ridurrebbe l’uso di fertilizzanti chimici. Serve comunque la collaborazione di tutti, a cominciare dagli stessi cittadini. Oltretutto una riduzione di rifiuti in discarica dovrebbe abbattere anche il costo della tassa di smaltimento.