Castelnuovo. Un bandito ucciso, dopo un conflitto a fuoco. Gli altri tre, invece, riescono a dileguarsi per le campagne circostanti.
E’ l’epilogo di un drammatico conflitto a fuoco avvenuto, questa sera, dopo le 20:30, a Castelnuovo in via Tasso. La banda di romeni, a bordo di una Mercedes, pare che avesse compiuto un furto a Piane di Corte a Canzano. L’episodio si è verificato al termine di un inseguimento con due volanti della questura, che erano sulle tracce di una vettura sospetta che si aggirava per le campagne circostanti. L’auto ha imboccato una via senza sbocco a quel punto i quattro scendono del mezzo e uno di loro impugna una pistola che punta contro gli agenti. Nel conflitto a fuoco, un poliziotto colpisce uno dei malviventi al polmone: l’uomo viene soccorso e trasportato in ospedale, ma poco dopo è morto.
Si trattava di un albanese di 24 anni, già noto alle forze dell’ordine e oggetto di cattura per esecuzione ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica per reati in materia di stupefacenti.
La pistola, priva di caricatore, calibro 9 marca “Star” e di fabbricazione spagnola, è stata ritrovata nei pressi del luogo dell’evento, probabilmente persa durante la fuga.
Nella Mercedes sono stati invece trovati numerosi arnesi per lo scasso, portafogli, borse, un PC portatile e vario materiale, probabilmente provento del furto. Tutto è al vaglio degli investigatori, Squadra Mobile e Nucleo Investigativo dei Carabinieri.
Il commento del sindaco di Castellalto, Vincenzo Di Marco. “I fatti tragici che hanno investito la nostra comunità ,con la morte di uomo appartenente ad un gruppo di banditi a conclusione di un inseguimento in auto e dì un prezioso lavoro delle forze dell’ordine, creano sconcerto nel nostro territorio e ci fanno riflettere. E’ la prima volta che accade un evento di questo tipo nel nostro comune. E’ accaduto a Castelnuovo Vomano per casualità. Poteva accadere un chilometro prima o dopo. Il primo pensiero di ringraziamento va ai due poliziotti che con grande senso del dovere e di appartenenza allo stato hanno dimostrato che la legalità c’è e che vanno compiute, come in questo caso, tutte le azioni che la preservano, mettendo a disposizione anche il bene più grande, che è la vita umana, per garantire legalità e sicurezza.
L’altro pensiero è duplice va alla vita umana che è finita, che di per sé è sempre un fatto tragico e di come queste cose possono essere evitate. Io penso che oggi più che mai le istituzioni competenti devono pensare a meccanismi di pene molto più esemplari e severe, che scoraggino il compimento di azioni violente di microcriminalità di furti e invasioni di proprietà private, che tanto preoccupano la popolazione che si sente minacciata e non sicura in casa propria. Certezza e inasprimento della pena, unitamente ad una presenza continua di forze dell’ordine sul territorio, credo che possano scoraggiare questi fenomeni. Prevedendo un investimento maggiore sulle politiche per la sicurezza. Come Amministrazione Comunale stiamo progettando un sistema di video-sorveglianza, che potrà essere di supporto per le azioni di prevenzione e repressione, che verrà attivato non appena ci saranno migliori condizioni economiche. Invierò a giorni una lettera al Questore per esprimere l’apprezzamento vivo di tutta la comunità Castellatese per le operazioni svolte dagli agenti di Polizia e una missiva al Prefetto nella quale chiederò di mantenere sempre alto il livello di controllo del territorio e, di aumentare la presenza, essendo il nostro comune un crocevia di attraversamento delle principali arterie viarie della provincia”.