Roseto. “Li hai visti anche tu! Quei ridicolissimi vermi”. Sta facendo il giro della rete il commento scritto venerdì scorso dalla coordinatrice comunale di Sel, Dalia Collevecchio, sul social network Facebook.
In questo caso, il ruolo politico non conta, perché la Collevecchio sale sul banco degli imputati in veste di insegnante di storia e filosofia. Quei “ridicolissimi vermi”, infatti, altri non sono che gli studenti di Avanguardia Studentesca, che proprio venerdì scorso avevano organizzato un sit in piazza della Libertà, in ricordo della caduta del Muro di Berlino.
In quell’occasione, gli studenti avevano realizzato un muro di cartone, sul quale erano stati riportati i tanti problemi che vedono protagonista la scuola. Un muro che poi, simbolicamente, è stato abbattuto.
Fin qui, nulla di strano. “La sorpresa arriva a casa, aprendo Facebook” racconta Francesco Di Giuseppe, responsabile nazionale di Avanguardia Studentesca. “Leggendo tra i vari status che parlavano del nostro sit-in, mi imbatto in uno, in particolare, che richiama la mia attenzione”.
Nello specifico, più che il post (“ognuno è libero di pensarla come vuole”), stupisce il commento della Collevecchio, che, particolare non di poco conto, è un’insegnante.
“Non chiedo scuse ufficiali” chiarisce Di Giuseppe “non mi interessano. Chiedo, invece, all’Ufficio Scolastico Regionale di attivarsi affinchè verifichi l’operato di certi insegnanti e il rispetto da parte di questi delle libere opinioni di ogni studente. Al fine di tutelare una formazione libera, non condizionata e determinata dalla libertà di approfondimento di tematiche storiche, di attualità e di altro genere di ogni studente”.