Pescara. Con la commissione della Regione in arrivo sul colle di San Silvestro, il comitato anti-antenne torna ad accusare le emittenti: “La Rai è attaccata a questo sito perché trasmette fino alle Marche”. Delocalizzare costa 84mila euro ad emittente
Dopo il tavolo tecnico organizzato la scorsa settimana dalla Regione, dove il sindaco Albore Mascia ha annunciato di voler sottoporre i cittadini di San Silvestro ad un’analisi epidemiologica per verificarne le conseguenze dell’esposizione alle emissioni elettromagnetiche, si rialza la voce del comitato cittadino contro le antenne radio-tv.
I cittadini, rincuorati dalle ordinanze con le quali il comune ha ordinato lo spegnimento degli impianti, continuano a tenere battaglia contro i diversi titolari delle emittenti locali e nazionali, che hanno chiesto al consiglio regionale il reinserimento del sito di San Silvestro Colle tra quelli idonei ad ospitare gli impianti radiotelevisivi, sostenendo che il passaggio al digitale terrestre ha riportato i livelli dei campi elettromagnetici nei limiti di legge.
Per tutti è ormai chiaro che lo scontro sulla delocalizzazione è dettato dai termini economici. Ma dinanzi alle questioni del ‘vile denaro’, i cittadini rispondono alle emittenti: “Sono abusivi da anni, fin dal maggio 2004 gli impianti della Rai trasmettono senza autorizzazione, non si fa menzione di autorizzazioni degli impianti e né vi è traccia negli archivi comunali, almeno a partire dall’anno 2005, e dagli accertamenti effettuati dall’Arta è costantemente emerso il superamento dei limiti di legge”. In una nota, poi, le associazioni No elettrosmog e Genitori di San Silvestro Colle spiegano i motivi del “caparbio attaccamento al sito in questione da parte della Rai: quegli impianti servono effettivamente un bacino di utenza ben più ampio di quello dichiarato a termini di legge. Un semplice accesso al sito internet di Rai Way”, sostengono le associazioni cittadine, “consente infatti di verificare che il sito di Pescara viene indicato dalla emittente pubblica per ogni località della costa abruzzese, ivi compreso quelle della provincia di Teramo, di Chieti e aggiungiamo noi della provincia di Ascoli Piceno”.
Dai comitati, poi, una riflessione critica: “Le emittenti hanno dichiarato di non avere soldi sufficienti per sostenere i costi della delocalizzazione: vorremmo far sapere a tutti che i costi dell’operazione sono pari a circa 5 milioni di euro. Le emittenti, che stanno anche per ricevere dalla Regione Abruzzo un milione di euro a fondo perduto per il digitale terrestre, sono così povere da non poter sostenere tali spese”. A conti fatti, 59 sono le emittenti, che dovrebbero affrontare singolarmente 84700 euro per la delocalizzazione: “A San Silvestro siamo circa 2500 abitanti: fate voi il conto di