Alba Adriatica. Un solo colpo di pistola, sparato a poca distanza. Vicino alla bocca con foro di uscita nella parte occipitale.
E’ quanto accertato dall’autopsia effettuata oggi (dai medici legali Giuseppe Sciarra e Vittorio Fineschi) sul cadavere di Leven Ferra, 30anni, l’albanese assassinato sabato pomeriggio, in viale della Vittoria ad Alba Adriatica, davanti al Md Bar. L’albanese è morto praticamente sul colpo. L’esito dell’autopsia, ovviamente, non muta il quadro investigativo dei carabinieri, che stanno passando la setaccio una serie di testimonianze e riscontri per cercare di far luce sull’agguato mortale. Di sicuro, il quadro potrebbe chiarirsi una volta che gli investigatori avranno tra le mani l’esito dell’esame del guanto di paraffina sull’albanese di 23 anni, ferito al polmone, ancora ricoverato in rianimazione all’ospedale Mazzini di Teramo. Il giovane, ovviamente, ancora non può essere ascoltato, ma permangono sentori che possa essere stato lui a sparare. Nel frattempo, a livello cittadino, va detto che il consiglio comunale previsto per questa settimana, è stato previsto per il 30 ottobre, accorpandolo ad uno già previsto. Aspetto, questo, che è emerso nel corso della conferenza dei capigruppo consiliari (erano assente solo Alba Libera), che per ragioni di tempo, ha preferito differire il tutto di una settimana. Inoltre, l’attesa riunione della commissione provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, prevista per il 25 ottobre, si svolgerà regolarmente a Silvi, come pianificato in precedenza. E questo, nonostante la richiesta del sindaco Franchino Giovanneli, avanzata alla prefettura, di dirottare il vertice ad Alba Adriatica vista la situazione contingente.