Pineto saluta il comandante del distaccamento di polizia stradale

saluto_bruno_bellantePineto. “Lei lascerà un vuoto in questa città”. Così il sindaco di Pineto Luciano Monticellli ha dichiarato nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, durante il quale le autorità cittadine hanno salutato il comandante del distaccamento della polizia stradale di Pineto, l’ispettore superiore Sups Bruno Bellante, recentemente collocato in pensione.

All’ispettore è stata consegnata da parte del sindaco Monticelli e del presidente del Consiglio Ernesto Iezzi una targa di ringraziamento per il lungo servizio svolto a Pineto. Presenti alla cerimonia le autorità locali, i rappresentanti delle forze dell’ordine della cittadina adriatica e numerosi pinetesi, oltre al Comandante della Polizia Stradale di Teramo, Vice Questore Lara Panella.

“Per tanti anni punto di riferimento costante della nostra comunità, sempre attento e presente”: così nel corso della toccante cerimonia è stato descritto l’ispettore Bellante, del quale tutti gli amministratori conservano un positivo ricordo.

“Ha incarnato appieno i valori fondanti della Polizia di Stato – ha continuato il primo cittadino – come la lealtà, il coraggio, l’etica della responsabilità e il senso del dovere. La giornata di oggi è pertanto un riconoscimento all’efficienza del suo operato, un impegno apprezzato e stimato da tutti noi e per il quale le porgiamo il nostro ringraziamento più sentito”.

Dello stesso avviso anche il presidente Iezzi e l’assessore Filippo D’Agostino, che hanno rimarcato “le mani ferme e l’apertura al dialogo” che hanno contraddistinto Bellante nella sua attività, garantendo una Pineto pulita e sicura.

“Il bisogno di sicurezza sociale avvertito dai cittadini – ha proseguito Iezzi – è cresciuto in modo esponenziale in questi ultimi anni. Garantire la “sicurezza” vuol dire non solo assicurare il normale svolgimento delle attività sul territorio attraverso il presidio delle arterie stradali e la prevenzione dei fenomeni di criminalità, ma anche trasmettere ai cittadini la sensazione di potersi muovere e interagire in spazi protetti e sicuri, così da favorire, aumentare e invogliare le relazioni sociali e un’ordinata e civile convivenza. Questo è il messaggio che lei ci ha consegnato”.

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