Alba Adriatica. E’ ancora tutto da definire il quadro, le motivazioni, e sopratutto i colpevoli dell’agguato mortale al bar Md di viale della Vittoria di Alba Adriatica (con un morto e un ferito).
Le indagini dei carabinieri e della procura non tralasciano nessuna pista e guardano sopratutto lungo due direttrici: di sicuro l’episodio va ricondotto ad un possibile regolamento di conti. Resta da stabilire, se per questioni legate allo spaccio di droga o al controllo del mercato della prostituzione. Durante la notte sono stati nuovamente sentiti una serie di testimoni per cercare di far luce sulla frequentazioni dei due albanesi, sia l’uomo morto Leven Ferra di 30 anni, domiciliato a Villa Rosa di Martinsicuro, che il 23enne ricoverato al Mazzini di Teramo, ferito a coltellate. L’autopsia sul corpo dell’albanese ucciso a colpi di pistola, si terrà martedì e sarà effettuata dai medici legali Giuseppe Sciarra e Vittorio Fineschi del dipartimento di medicina legale degli ospedale riuniti di Foggia. Nel frattempo si controllano alcune auto poste sotto sequestro degli investigatori, comprese un’Audi parcheggiata nelle vicinanze del luogo dell’agguato, che potrebbe essere quella usata dagli autori dell’omicidio. Una sorta di spedizione punitiva dunque, visto che Ferra e il suo amico stavano consumando una birra al bar.
Le reazioni. A livello cittadino c’è scoramento, ovviamente, per l’episodio e per la sua dinamica: in pieno centro, in un bar e in una zona frequentatissima di gente. Viale della Vittoria, dopo tutto, resta la zona attorno al quale poi si è sviluppata la cittadina. Questa mattina, in municipio, si è tenuta una riunione di maggioranza, convocata dal sindaco Franchino Giovannelli, per fare il punto della situazione. Tra mercoledì e giovedì sarà convocato un consiglio comunale straordinario, nel quale si porterà in discussione una mozione. Gli aspetti politici e bucoratici, saranno definiti domani. Lo stesso sindaco chiederà al prefetto Crudo di far svolgere proprio ad Alba Adriatica la riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, che era stato già fissato in precedenza per il 25 ottobre a Pineto.
L’affondo del Movimento per Alba. In una nota diffusa dal neo-nato movimenti ha diffuso oggi una nota sull’accaduto. I firmatari del documento (il vice presidente della Provincia Renato Rasicci e Daniele Foglia), infatti, sono molto critici su una serie di aspetti.
“Quello di sabato” si legge, “è l’epilogo di quotidiani soprusi ed angherie che i cittadini di Alba Adriatica, un tempo sicura, pacifica e laboriosa e che ha un’immagine turistica da salvaguardare, assistono e subiscono quotidianamente impotenti. Purtroppo la vergognosa ingordigia e il facile arricchimento di molti che affittano le loro case a stranieri irregolari, a prostitute e a comuni delinquenti causano il degrado sociale del nostro Comune, che rischia di essere soggiogato da mafie della droga e della prostituzione. Se non si decide immediatamente di intervenire e ad avviare serrati controlli su chi viene ad abitare ad Alba assisteremo ad altri simili episodi. Il sindaco di Alba Adriatica e il comando della Polizia Urbana , con la loro colpevole inerzia, non hanno mai proceduto ad effettuare concrete azioni di controllo preventivo del territorio! Vogliamo sapere perché quando vengono portati negli uffici comunali le comunicazioni delle cessioni dei fabbricati non si recano nella locale stazione dei carabinieri a verificare i precedenti penali delle persone che vi vengono ad abitare? E’ certo che questo normale controllo incrociato e il consequenziale e costante monitoraggio sulle persone “segnalate” sarebbe un sicuro deterrente per tali personaggi. Rinnoviamo la fiducia alle Forze dell’Ordine e agli Organi Inquirenti che sicuramente assicureranno alla Giustizia i colpevoli di questo efferato omicidio e dichiara che il tema della sicurezza della nostra città è il primo punto sul quale chiamerà a confronto le altre forze sociali e politiche con le quali intenderà stringere le future alleanze per le prossime comunali, perché senza sicurezza non c’è progresso sociale ed economico”.