L’obiettivo della messa in totale sicurezza dell’acqua, infatti, è pienamente condiviso dal sindacato che ribadisce come non sia più possibile tollerare i ripetuti allarmi, le incertezze, i dubbi sulle procedure di controllo, la mancanza di chiarezza e la carenza di informazioni sulle sostanze usate dentro il laboratorio dell’Infn e nella galleria.
Anche per il segretario provinciale della Cgil, Giovanni Tomoteo, dunque, vanno garantite procedure trasparenti e verificabili, forme di reale partecipazione della società civile nei processi decisionali, con l’esclusione di sostanze pericolose nell’uso del laboratorio.
Un invito, dunque, a tutti i lavoratori della provincia teramana a partecipare all’iniziativa per chiedere a politica ed istituzioni una nuova progettualità, capace di garantire lavoro vero ed immediatamente disponibile con il quale superare le tante fragilità che sono emerse negli ultimi tempi nel territorio ed avviare una consistente azione di rilancio a partire dalla messa in sicurezza e valorizzazione dei beni comuni ed ambientali.