Hanno scelto di patteggiare i tre imputati per il rogo della Italpannelli di Ancarano.
Nell’odierna udienza preliminare davanti al gup del tribunale di Teramo, Vittorio Cervone di 65 anni, Fiorenzo Girolami di 58 anni e Fabrizio Cervone di 33 anni, tutti accusati di incendio colposo nei rispettivi ruoli di titolari e operaio delle ditte esterne, hanno scelto il rito alternativo di concerto con i rispettivi avvocati.
Girolami e Vittorio Cervone hanno patteggiato una pena ad 1 anno ed 8 mesi, mentre Fabrizio Cervone ha patteggiato 1 anno e 6 mesi. Quel giorno, secondo quando ricostruito nel corso delle indagini, Fiorenzo Girolami e Vittorio Cervone erano impegnati in dei lavori di saldatura su un soppalco e stavano utilizzando una saldatrice dalla quale partirono alcune scintille che raggiunsero del materiale infiammabile che si trovava nelle vicinanze, provocando così l’incendio. Accusa, quella di incendio colposo, contestata anche a Fabrizio Cervone, titolare della ditta per la quale lavorava Vittorio Cervone.
La Italpannelli è stata destinataria mesi fa di un risarcimento da 28milioni di euro per il rogo avvenuto nel marzo dello scorso anno. Le indagini, coordinate dal pm Stefano Giovagnoni, si sono aperte subito per delineare le cause di quell’incendio che ha di fatto bloccato per settimane la consumazione di prodotti agricoli nelle vicinanze, per effetto della nube tossica che si era alzata dallo stabilimento.