Giulianova, Villa Concetta: Vella replica ad Italia Nostra

Villa_ConcettaGiulianova. Sulla demolizione di Villa Concetta, edificio prospiciente il viale Orsini al Lido e oggetto di un recente appello di Italia Nostra, interviene l’assessore all’Urbanistica Alfonso Vella.

“Italia Nostra, opponendosi alla sua demolizione, annovera Villa Concetta tra gli edifici di valenza storica e artistica. Sicuramente si tratta di un immobile datato – dichiara l’assessore – ma sul pregio architettonico della struttura c’è da dubitare. Non è un caso, infatti, che Villa Concetta, diversamente da altri edifici  presenti a Giulianova, non sia indicata nell’elenco relativo alle ville Liberty  di acclarata valenza storico-architettonico, stilato dal CRBC, il Centro Regionale Beni Culturali.  Ad ogni modo il vero problema è un altro. Quell’edificio è infatti irrecuperabile. Già nel 2004 l’ingegner Giampiero Di Candido evidenziò la difficoltà di recupero dell’immobile a causa della sua fatiscenza. Recupero oggi pressoché impossibile – conclude Vella – alla luce delle nuove normative sismiche”.

 

La controreplica di Italia Nostra. In merito alla risposta dell’assessore Vella sull’abbattimento di Villa Concetta, Italia Nostra Giulianova controbatte invitando l’assessore a prendere in considerazione alcuni aspetti:
1 – il Centro Regionale Beni Culturali non si occupa della tutela. Infatti secondo l’art. 4 del Codice dei Beni Culturali, art. 4 c.1, le funzioni di tutela, ai sensi dell’art. 118 della Costituzione, sono attribuite al Ministero per i beni e le attività culturali.
Pertanto gli elenchi da lei citati non hanno alcun valore normativo in merito alla tutela.
2 – I comuni hanno la libertà e il dovere di individuare i beni da proteggere attraverso gli strumenti di regolamentazione urbanistica e anche di segnalare alle soprintendenze competenti quelli che ritiene debbano essere sottoposti a vincoli maggiori secondo l’art. 10 ss. del Codice dei beni culturali e  del paesaggio.
3 – “alla luce delle nuove normative sismiche” gli edifici storici possono fortunatamente ancora essere mantenuti in piedi.
4 – Definendolo “immobile datato”, l’assessore Vella dimostra di non essere a conoscenza che la stessa normativa, dalla commissione Franceschini (1964-67) all’attuale Codice (2004 e modifiche), ha teso a garantire la protezione non solo del patrimonio d’eccellenza ma, con un salto culturale degno del nostro Paese, a quelle “testimonianze aventi valore di civiltà”.
“Dal canto nostro, continueremo a impegnarci per allarmare la politica affinché si muova prima che un edificio storico cada in rovina e debba essere abbattuto. Ci rammarichiamo quindi che l’assessore Vella e l’amministrazione, invece di sposare la nostra proposta, inserita nelle ultime osservazioni sulla VAS, per l’istituzione di una commissione di specialisti che stili un elenco di beni così da fermare l’evidente emorragia nel tessuto urbano e storico delle varie parti della città, contrasti un’associazione che nel suo operato non intende ostacolare l’attività dei privati e liberi cittadini, ma solo proteggere – conclude la nota – con la forza delle idee la memoria di Giulianova”.

 

 

 

 

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