Il principio dell’equità fiscale, forse perso di vista nel corso degli ultimi anni, torna ad essere una delle priorità della macchina amministrativa.
Accertamento, recupero delle fasce di evasione dei tributi a gettito comunale, ma anche riscossione coattiva per le situazioni più “longeve”. Il tutto con un duplice obiettivo: recuperare le somme non incassate e far valere, ora più di prima, il principio del pagare tutti per pagare meno. Su quella che è la situazione legata alle finanze del Comune di Tortoreto (anche alla luce delle polemiche sorte dopo l’invio delle bollette della Tari che presentano rincari del 30%), il sindaco Domenico Piccioni e il vicesindaco con delega al bilancio, Francesco Marconi, hanno tenuto una conferenza stampa con dati e riferimenti su quella che è l’attuale situazione e sul percorso tracciato dall’Ente per il recupero delle tasse non pagate (presente anche Marina Marchegiani responsabile dell’ufficio finanziario del Comune).
“ Per la Tari”, ha sottolineato il sindaco Domenico Piccioni, “ si tratta di un piano finanziario approvato durate la gestione commissariale, che abbina somme ancora non riscosse per il 2016 e una percentuale di aumento del servizio. Di certo il nostro impegno, così come ripetuto in campagna elettorale, è quello di abbassare laddove è possibile la pressione finanziaria e sarà nostra premura, per il futuro, di fare in modo che situazioni di questo genere non accadano più. Per far questo, di concerto con gli uffici finanziari, è stato già delineato un piano per il recupero dell’evasione”.
“ Il nostro è in ogni caso un bilancio sano di un comune virtuoso”, ha aggiunto Francesco Marconi, “ certificato dai revisori e dalla Corte dei Conti. Di sicuro la sfida è quella di recuperare le sacche di evasione su un periodo di tempo importante, ma che una volta entrato a regime darà i suoi frutti”.
I dati. Secondo i dati il possesso, l’Ente nel periodo compreso tra il 2006 e il 2016 deve recuperare qualcosa come 9,8 milioni di euro di tributi. In termini assoluti si tratta di una percentuale di circa il 10% del gettito. Percorso questo in parte già avviato e altro in fase di pianificazione.
Tari. Rispetto alle previsioni di entrata nel 2016, nelle casse comunali sono entrati 900mila euro in meno (rispetto ai 2,5 dovuti). Una parte, nella sostanza, già è prevista nel nuovo piano finanziario. Il resto sarà oggetto poi di specifiche forme di accertamento da parte del Comune che dal 2015 gestiste in autonomia tutto l’iter (da dirimere anche il contenzioso con il precedente concessionario per somme di circa 1,2 milioni). Entro il 31 dicembre del 2012, e qui è la specifica delle attività di recupero, per la tassa sui rifiuti saranno inviate le lettere di accertamento relativamente al 2012. Entro il 30 giugno del 2018, invece, sotto i riflettori l’accertamento per le annualità 2013, 2014 e 2015. Dopo il 30 giugno del prossimo anno, invece, il recupero riguarderà il 2016 attraverso il ravvedimento operoso. La riscossione coattiva riguarderà invece gli anni 2009, 2010 e 2011 attraverso delle lettere di pre-ingiunzione. Il confine è labile, ma significativo In questa fase, come hanno confermato gli amministratori, sarà possibile comunque rateizzare le somme ancora dovute (sulle quali comunque si applicano sanzioni e interessi). Rateizzazione non praticabile quando poi scattano le ingiunzioni vere e proprie.
Imu. Il sistema sarà identico con l’invio degli accertamenti, per il 2012, entro il 31 dicembre di quest’anno. Poi tre annualità (2013, 2014 e 2015) entro il prossimo 30 giugno. Il 2016, invece, dopo il 30 giugno. Le ingiunzioni di pagamento, invece, riguarderanno le annualità 2010 e 2011. “ Il sistema”, aggiunge Domenico Piccioni, “ consentirà di mettere a regime il tutto e di verificare successivamente anche una serie di situazioni che riguardano forme di elusione di altre tasse comunali.
Replica politica. Nei giorni scorsi, l’esecutivo era stato criticato dall’associazione Movimento Civico (guidata da Franco Rampa), che aveva puntato l’indice sugli avanzi di amministrazione e sul recupero dell’evasione fiscale. “ Da parte nostra”, ha chiosato Marconi, “ i dati sono sotto gli occhi di tutti. Forse alcune domande andavano fatte ad ex assessori, che ora fanno parte dell’associazione, “ su quella che era la situazione legata al bilancio e alle sacche di evasione”.
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