Giulianova e l’intera area vasta, che comprende un bacino con oltre 150mila residenti, e di cui fanno parte oltre ai Comuni costieri anche quelli dell’immediato hinterland teramano, chiedono da tempo che questa porzione di territorio abbia un ospedale di Primo Livello.
Promesse in tal senso la Regione ne ha fatte tante. Ma di concreto non c’è nulla.
“Era stato lo stesso governatore ad annunciare che entro il 31 luglio ci saremmo rivisti o comunque avrebbe fissato la data dell’incontro”, ricorda Mastromauro, “non capisco ora il perché di questo comportamento. Parliamo di un territorio vasto che merita attenzione. Noi non siamo quelli che diciamo no all’ospedale a Teramo. Noi vogliamo che oltre a quello di Teramo ci sia una struttura di Primo Livello anche sulla costa”.
Il sindaco lamenta anche il fatto che D’Alfonso in queste ultime settimane abbia cercato di evitarlo.
“Ho questa impressione”, dice, “in quanto il 28 luglio scorso ho scritto una lettera personale con cui gli ricordavo l’impegno preso per fissare un vertice entro il 31 dello stesso mese. Ho riscritto ai primi di settembre. Ma non ho mai ricevuto una risposta. Non è corretto che un rappresentante di un’istituzione si comporti così nei confronti di un territorio”.
Il primo cittadino giuliese ricorda come sia importante avere un ospedale di Primo Livello lungo la costa teramana per abbattere soprattutto il fenomeno della mobilità passiva che costringe la sanità abruzzese ad affrontare costi elevati per rimborsare le strutture sanitarie di altre regioni.
Intanto il Comitato a difesa dell’Ospedale di Giulianova, che ha raccolto circa 10mila firme, dovrebbe presto scendere in piazza. Mentre la prossima settimana si riunirà il tavolo tecnico.