Appena tre mesi fa la segnalazione da parte di alcuni pescatori dell’abbandono e lo sversamento di olii esausti sulla banchina del molo nord del porto di Giulianova.
Il problema, purtroppo, si è nuovamente ripresentato. Perché l’area destinata allo stoccaggio dei contenitori di olii esausti è completamente satura. E secondo quanto riferiscono gli stessi marinai, sono settimane che i fusti non vengono portati via.
Enormi raccoglitori che contengono quintali di sostanze che se finissero in mare rappresenterebbero un grave danno ambientale. Il recupero degli scarti andrebbe eseguito almeno una volta alla settimana, proprio per evitare un accumulo simile. Il problema era già stato portato all’attenzione dell’assessore all’ambiente del Comune di Giulianova, Fabio Ruffini, il quale in occasione dello sversamento di olii che si era registrato alcuni mesi fa, ordinò immediatamente un sopralluogo e una bonifica dell’intera area.
La colpa non è neppure dei pescatori che hanno il compito e il dovere di sistemare i materiali di scarto nelle apposite aree di stoccaggio, create alcuni anni fa. La questione sta nel fatto che non viene garantita una raccolta costante e certa nel tempo. La stessa marineria giuliese per prima chiede che le aree di stoccaggio vengano bonificate e ripulite una volta a settimana.
Le imbarcazioni quando rientrano in porto, oltre a scaricare il pescato, scaricano anche i rifiuti che finiscono nelle loro reti, anziché rigettarli in mare, contribuendo così, in piccolo, alla salvaguardia dell’ambiente marino.