Ottanta metri di braccio. Appena 80 metri per ultimare i lavori di realizzazione del nuovo molo convergente del porto. Eppure, nonostante manchi poco al traguardo, Giulianova rischia di ritrovarsi con un’opera faraonica incompiuta.
L’allarme è stato lanciato dall’ex presidente dell’Ente Porto Paolo Vasanella, preoccupato del fatto che al momento nulla si sa della richiesta fatta a suo tempo al governatore della Regione Luciano D’Alfonso, di mettere a disposizione i 900mila euro accantonati con il ribasso d’asta relativo proprio al progetto di realizzazione del nuovo molo nord. La situazione di stallo preoccupa la marineria e la cittadinanza perché attualmente la zona è da considerare un cantiere a tutti gli effetti ed è interdetta al passeggio e alla pesca sportiva.
Della questione si sta occupando ormai dallo scorso mese di febbraio il nuovo presidente dell’Ente Porto Marco Verticelli, in costante contatto con gli uffici competenti della Regione. La situazione non è affatto semplice in quanto c’è da risolvere, e anche in fretta, la questione del piano regolatore portuale di cui Giulianova ne era sprovvista. E in molte si sono chiesti come sia stato allora possibile autorizzare i lavori per la realizzazione del molo convergente in assenza di uno strumento di pianificazione?
Insomma, quegli interventi, finanziati proprio dalla Regione per oltre 4milioni di euro, sarebbero allo stato attuale abusivi. Qualcosa però non deve aver funzionato tra i vari uffici della Regione stessa. Un corto circuito che ha fatto sì che nessuno si accorgesse dell’assenza del Prg portuale. Il presidente Verticelli, che si è accorto del grave problema, è corso ai riparti.
E con una serie di riunioni dell’Ente ha lavorato durante l’estate per fare in modo che il piano regolatore possa essere presentato entro l’anno alla Regione. Per il completamento dei lavori del nuovo molo, tuttavia, ci vorranno tempo e pazienza. Anche se l’obiettivo è quello di riuscire a rimettere in moto l’intera operazione entro la prossima primavera.