I fatti, risalenti al periodo compreso tra il 2 marzo e il 7 aprile del 2015, riguarderebbero la prima fase di attivazione dei varchi elettronici che, a causa di alcuni errori tecnici da parte della società che gestiva il servizio, avrebbero causato l’elevazione di numerose sanzioni ad automobilisti ignari.
Dopo aver effettuato i necessari controlli sulla famosa scritta “non attivo” sui pannelli di accesso, che in realtà registravano attraverso le telecamere presenti gli accessi come abusivi, il Comune di Teramo aveva accertato il malfunzionamento dei varchi e garantito il rimborso a quanti avrebbero presentato la richiesta al Comando di Polizia Municipale.
In realtà, però, da allora nulla è stato fatto e i vigili avrebbero rimandato al settore comunale competente le pratiche ritenute fondate. Tuttavia, da numerosi solleciti fatti, sarebbero state svariate e “variopinte” le risposte ricevute dai teramani che hanno presentato l’istanza, non da ultimo l’impossibilità di ricevere il rimborso per via dell’ancora mancata approvazione del bilancio di previsione.
Dopo oltre due anni, dunque, i cittadini ancora attendono risposte concrete dal Comune e temono che, pur essendo stato riconosciuto il malfunzionamento dei varchi ztl, ci sia l’intenzione di archiviare senza procedere ad alcun rimborso a coloro che hanno pagato.