Tortoreto, il turismo e la mappa dei cattivi odori

sirena_tortoretoTortoreto. L’estate dei cattivi odori. Non significa essere disfattisti, o remare contro quella che è l’industria delle vacanze, che nonostante le difficoltà economiche, resta uno dei pochi appigli attorno ai quali costruire un futuro più roseo.

Significa, al contrario, portare in superficie un qualcosa che tutti (residenti e turisti) sono costretti, loro malgrado, a dover sopportare. Ebbene, se da un lato l’impegno di molti è finalizzato a creare le premesse per la corretta accoglienza dei turisti, dall’altra ci sono problemi e disservizi (in apparenza piccoli), che rischiano di vanificare tanto impegno. L’esempio, anche se può apparire riduttivo, riguarda i miasmi che, praticamente dalla seconda parte dell’estate, si possono “annusare” sul lungomare Sirena, in prossimità di alcuni pozzetti della linea fognaria. La mappa dei cattivi odori è, per fortuna, limitata (angolo via Vespucci, angolo via D’Annunzio e sul lungomare sud), ma non giustificabile. In alcune ore del giorno il fetore che arriva dal sottosuolo (sono presenti delle pompe di sollevamento) è rivoltante. Situazione non tollerabile e a maggior ragione nel periodo estivo e sul lungomare. Residenti e turisti hanno, più volte, segnalato questo tipo di problema. Certo, alcuni tratti (in via Vespucci) vanno risistemati, ma ci permettiamo di suggerire a chi gestisce la linea fognaria (guasti a parte) che alcuni accorgimenti anti-puzze potevano e dovevano essere adottati. Turismo, il più delle volte, significa far bene le piccole cose, iniziando ad eliminare i cattivi odori.

 

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