Nereto. Torna in carcere un mese e mezzo dopo aver finito di scontare 18 mesi di reclusione per lo stesso reato. Ieri, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare firmato da gip Roberto Veneziano (su richiesta del pm Stefano Giovagnoni) i carabiniere della stazione di Nereto hanno arrestato Bruno Piccolomo, 51anni.
Le accuse sono di atti persecutori (stalking) e violenza privata. L’uomo, uscito di carcere nel giugno della scorso anno, sempre per il reato di stalking, era tornato con una certa insistenza a tampinare la sua ex compagna, una donna di Nereto di 36 anni. Nel corso delle ultime settimane, infatti, la donna viveva una sorta di incubo, visto che era continuamente pedinata dall’uomo, che in tre circostanze l’avrebbe anche affrontata, strattonandola e strappandole il telefonino. Un vero e proprio stato di ansia, che aveva costretto la donna a cambiare residenza (si era trasferita a Tortoreto) e a disertare anche il posto di lavoro (presta servizio al Comune di Nereto). I carabinieri, sulla scorta delle denunce presentate dalla donna, hanno rimesso un rapporto alla magistratura di Teramo, che ha emesso poi il provvedimento cautelare. Va detto che già in passato si era reso protagonista di situazioni delle stesso genere, dopo che era finita la relazione sentimentale con la donna neretese. Episodi che avevano generato, nei suoi confronti, dapprima un divieto di avvicinarsi all’ex compagna, disatteso, poi un arresto e infine una condanna a 18 mesi, in primo grado, dal giudice monocratico del tribunale di Giulianova. Lo scorso 24 giugno, Piccolomo è uscito da carcere, ma le vessazioni nei confronti della donna, sono riprese.