Il decreto sarà pubblicato sul sito ufficiale del Commissario Delegato – Presidente della Provincia di Teramo nella sezione del Commissario delegato ed avrà decorrenza dalla data di pubblicazione (prevedibilmente entro il 15 agosto).
Nel provvedimento si da atto che: “i danni globali causati dall’evento calamitoso ammontano ad una cifra di gran lunga superiore a quanto concesso, somma che viene stimata sui 90 milioni di euro comprensivi sia dei danni a beni pubblici sia dei danni subiti dai privati”. Il contributo di 25 milioni (5 milioni del Fondo della Protezione civile e i 20 milioni di vecchi FAS messi a disposizione dalla Regione Abruzzo) è riservato, come da Ordinanza della Protezione Civile, solo agli enti locali.
Sulla base delle linee condivise con i Sindaci, nella riunione del 31 luglio scorso, inoltre, sono stati approvati i criteri per la ripartizione dei contributi, “salvo eventuali integrazioni e modificazioni che risulteranno opportuni”: a) rimborso delle spese per le opere eseguite in somma urgenza nelle giornate immediatamente susseguenti gli eventi calamitosi, e quindi spese per finalità coerenti; quindi, non riferite ad opere di rimessa in ripristino non dipendenti dall’evento calamitoso; ogni economia derivante da verifiche, sarà trasferita al piano degli interventi programmati; b) rimozione delle situazioni di maggiore rischio, intendendo per maggiore rischio la vulnerabilità per valore di beni minacciati, pertanto priorità a situazioni che comportano maggiore inclusione di persone e cose quali: strade Provinciali, foci di fiumi, aste fluviali e via dicendo.
“Rimane la volontà, ascoltato il parere della Protezione Civile, di anticipare ai Comuni il 30% delle somme richieste – dichiara il Commissario – sapendo bene che le amministrazioni locali hanno fatto fronte con propri fondi alle emergenze e che ci sono imprese private che attendono da mesi di essere liquidate. In ogni caso sarà nostro impegno snellire e velocizzare le procedure di verifica e controllo che sono imposte dalla legge mentre cercheremo di esperire ogni tentativo per ottenere altri finanziamenti per il ristoro di danni subiti da enti e privati che non potranno essere coperti con i 25 milioni di euro oggi a disposizione”.