L’Atc Vomano si scaglia contro l’assessore regionale Dino Pepe.
“Nel calendario venatorio – dicono – si legge che ‘l’allenamento dei cani da caccia è consentito, dietro pagamento della quota di iscrizione a una Atc della Regione Abruzzo, nelle aree naturali, lungo i corsi d’acqua, negli incolti, nei boschi e nelle aree coltivate non suscettibili di danneggiamento. Sono comunque vietati l’allenamento, l’uso dei cani, lo svolgimento di gare cinofile ad ogni livello, in tutto il territorio interessato da colture erbacee intensive specializzate e da seme’. Nulla di particolare se non il fatto che i cacciatori dovrebbero portare ad allenare i propri cani su quei terreni dove si svolgono anche le battute di caccia al cinghiale, volute dalla Regione Abruzzo per contenere gli ungulati ed evitare danni agli agricoltori. Due situazioni che non si possono svolgere in contemporanea in quanto il rischio di incidenti è molto elevato e l’esercizio del diritto all’allenamento dei cani non è quindi sicuro”.
“Io me la prendo personalmente con l’assessore Pepe – ha commentato Franco Porrini, presidente dell’Atc Vomano – è impossibile che non segua e non capisca il lavoro del suo assessorato, impossibile che non ne sia partecipe. Allora deve cominciare a ragionare, capire le corbellerie che fa uscire dai suoi uffici e tutelare la caccia, i cacciatori, gli agricoltori ma anche la gente comune che rischia di trovarsi in mezzo a queste situazioni di estremo pericolo”.
Ma non è tutto. I presidenti degli Atc Vomano e Salinello, Franco Porrini e Francesco Sabini, hanno integrato la denuncia presentata nelle scorse settimane in Procura mettendo in evidenza che la Regione Abruzzo ha disposto battute di caccia notturne per la cattura dei cinghiali quando la caccia, per disposizioni di una legge nazionale, è consentita “da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto. Per la caccia di selezione agli ungulati è consentita fino a un’ora dopo il tramonto” (L. 157/92 art.18).
“Denunciamo ancora una volta quella che sembra essere incompetenza o malafede degli uffici regionali che potrebbero portare all’assessore disposizioni illegali e illegittime confidando sulla sua ignoranza dei termini di legge. Aspetto un faccia a faccia con l’assessore Pepe”, ha aggiunto Francesco Sabini dell’Atc Salinello.