Sulla situazione degli edifici scolastici in provincia di Teramo l’Ordine degli Architetti interviene nuovamente per sottolineare la necessità di scelte che, passata l’emergenza, permettano il ritorno alla normalità.
“Siamo consapevoli che vada assicurato l’inizio dell’anno scolastico, dando a studenti e operatori la certezza di luoghi sicuri dove svolgere le attività didattiche – dichiara il Presidente dell’Ordine, Raffaele Di Marcello – ma non vorremmo che le soluzioni temporanee facciano dimenticare la necessità di pensare, da subito, a quale sarà il futuro dell’edilizia scolastica, e non solo, nelle nostre città”.
“E’ necessario attivarsi immediatamente – continua Di Marcello – magari con concorsi di progettazione, sulla falsariga dell’iniziativa “Scuole Innovative” promossa dal MIUR, per ripensare il patrimonio edilizio scolastico esistente e futuro, e dotare le nostre città di edifici sicuri, energeticamente efficienti, con spazi moderni e flessibili, belli esteticamente e funzionalmente, che costituiscano, come richiesto dalla linee guida del Ministero dell’Istruzione, centri civici di riferimento per l’intero tessuto sociale cittadino, e non solo per studenti e docenti”.
Gli architetti teramani, quindi, dicono si alle soluzioni immediate, ma non vogliono che, passata l’emergenza, tutto cada nel dimenticatoio fino alla prossima necessità. Troppi edifici abbandonati caratterizzano i nostri centri storici, soprattutto quello del capoluogo; troppe periferie sono ridotte a quartieri dormitorio, prive di servizi per la comunità.
“Riabituarsi al bello, iniziando dagli edifici pubblici, deve essere una priorità – conclude il Presidente dell’Ordine – bello che vuol dire anche funzionalità, integrazione con il contesto, sicurezza. Solo così le nostre città potranno rinascere e superare l’emergenza”.