A stringersi attorno alla famiglia, tantissimi parrocchiani e le maggiori autorità cittadine e provinciali. Ognuno di loro ha pianto l’improvvisa scomparsa di don Gianni, che lascia un grande vuoto nel quartiere della Cona, dove era particolarmente amato.
Accanto al feretro i suoi fratelli, già provati dalla morte del padre del sacerdote, avvenuta circa un anno fa. Tutti si sono alternati
Il ritratto più gentile lo ha, però, dipinto Michele Seccia, durante un’omelia emozionante che lo ha visto visibilmente commosso. Dalle parole del vescovo è trapelato il ricordo di un rapporto che vedeva i due, molto legati, condividere dubbi e riflessioni. “Caro don Gianni” è stato il commento di Michele Seccia, “oggi tu ci lasci con la tua fragilità, ma la tua presenza continua a vivere nel tempo in questa chiesa, che hai sognato e che ricorderà il tuo impegno e la tua determinazione”.
Un uomo buono, attento, dedito al lavoro e molto premuroso. Così i parrocchiani lo hanno descritto oggi pomeriggio, mentre lo attendevano fuori dalla chiesa gremita. Ancora incredulità tra tutti, anche quando il feretro si è fatto largo tra la folla. “Da oggi abbiamo un santo in più in paradiso” è stato il commento delle donne più vicine alla parrocchia della Cona. I parroci della diocesi e il vescovo di Teramo lo hanno accompagnato al carro funebre per la benedizione, che è avvenuta tra le lacrime di Michele Seccia.
Don Gianni ha così detto addio alla sua amata parrocchia. La salma è stata, infatti, tumulata presso il cimitero della frazione di Cavuccio, dove i familiari lo hanno accompagnato per l’ultima volta.
Tania Di Simone