Il condominio si ribella e il primo giorno “di scuola” per circa 60 migranti viene annullato per evitare che la situazione degeneri. Sul posto è necessario l’intervento dei carabinieri e del sindaco Tonia Piccioni per riportare la calma.
Accade ad Alba Adriatica, in una palazzina residenziale con locali commerciali al piano terra dove giovedì era in programma l’inaugurazione del corso di alfabetizzazione per un gruppo di richiedenti asilo politico. L’associazione che gestisce l’accoglienza in zona dei migranti (Gruppo Umana Solidarietà), infatti, da tempo ha preso in locazione alcuni locali, che nel frattempo sono stati attrezzati e arredati con tre aule, utili per ospitare dei rifugiati politici (o migranti che dir si voglia), impegnati in un corso di alfabetizzazione in lingua italiana.
La cosa, però, non è stata gradita da parte di buona parte di coloro che vivono nella palazzina (ma anche da altri residenti del quartiere di via Olimpica) è venuto a galla un certo malessere con inviti, anche spiccioli, agli stranieri di andare via. Invettive anche nei confronti del personale dell’associazione che era in procinto di iniziare il corso.
A quel punto è stato necessario chiedere l’intervento dei carabinieri e del sindaco Tonia Piccioni nel tentativo di mediare la situazione, carica di tensione, che nel frattempo si era prodotta.
Ovviamente, l’avvio del corso è slittato e ora bisogna vedere cosa accadrà nell’immediato. Nel frattempo, il Comune attraverso l’ufficio tecnico ha avviato verifiche sull’esistenza di tutte le autorizzazioni del caso e il carteggio sarà inviato alla Prefettura. Un episodio lontano anni luce rispetto a quanto accade in altre zone dello Stivale, ma che è emblematico di come il malessere e il malcontento della popolazione sulla questione migranti sia presente e di tanto in tanto emerga anche in maniera palese.