Un incontro, quello di ieri tra sindaco e genitori, che non ha dato risposte certe sulla questione scuole e che, dopo alcune notizie sui tempi del possibile arrivo dei Musp, ripropone nuove domande.
Perché se da una parte il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, si è affrettato a specificare di non aver dato alcuna tempistica sull’arrivo dei moduli provvisori che dovranno essere allestiti nell’area adiacente alla D’Alessandro, per i quali potrebbero occorrere anche diversi mesi, dall’altra i genitori appaiono allarmati, dopo aver appreso da qualche mezzo di informazione dapprima tempi diversi, contenuti in 45/60 giorni, e poi qualcosa come sei mesi.
Il problema però resta sempre quello che, ad oggi, non c’è alcuna certezza sia sulle scuole che riapriranno, sia su quelle che potrebbero essere chiuse e perché. Brucchi, infatti, si è preso ancora qualche giorno per poter avere i risultati degli approfondimenti richiesti ai tecnici nelle scuole con indice di vulnerabilità sotto lo 0.2 e questa incertezza non placa di certo gli animi.
“Sembra la solita solfa delle promesse elettorali”, conferma Leda Ragas del Comitato genitori scuole sicure di Teramo, “e faremo di tutto per capire dove stia la verità. Abbiamo fatto esposti, incontri e manifestazioni dallo scorso anno ad oggi, le coscienze si sono risvegliate ma se si fosse agito per tempo rispetto a quanto chiesto da agosto scorso ad oggi avremmo di certo altri risultati”.
E mentre ci si prepara per la manifestazione organizzata per venerdì prossimo alle 10 in Piazza Orsini dove si discuterà anche di Musp, dei ritardi e delle mancate risposte avute finora, il Comitato invita i cittadini ad essere presenti per chiedere un cambio di rotta agli amministratori e mettere la sicurezza di tutti gli studenti come priorità assoluta nell’agenda delle amministrazioni.