Martinsicuro, carenza idrica: autobotti pagate dagli esercenti

L’estate scorre velocemente verso il capolinea, ma quella che non “scorre” con altrettanta facilità nelle condotte e l’acqua potabile, con tutti i problemi e le criticità facilmente immaginabili.

 

Per le utenze private, ma anche per le attività economiche di Martinsicuro che si trovano a dover fare i conti con la carenza idrica nel periodo di maggiore afflusso (e di incassi) dell’anno.

Gli ultimi disagi in ordine di tempo si sono manifestati sabato scorso, quando alcuni esercenti hanno aperto il cordone della borsa ed hanno acquistato acqua per riempire le proprie cisterne in uso alle rispettive attività.

Una spesa non prevista, ma necessaria, ma che non fa altro che accrescere il livello di malessere per una situazione che a Martinsicuro, soprattutto a cavallo di Ferragosto, ha creato una miriade di problemi e polemiche.

 

La situazione non è nuova, si ripete ogni anno e ora qualcuno ipotizza di avviare una richiesta di risarcimento danni per l’accaduto.

 

Aspetto che anima anche la diatriba politica.

Massimo Clementoni, portavoce di Fratelli d’Italia, chiama in causa il sindaco Massimo Vagnoni.

 

” Il buonismo non serve in questi casi”, dice, ” non ci considerano e dobbiamo ogni estate fare i conti con una situazione onestamente non tollerabile. In campagna elettorale hanno promesso strade d’oro, poi alle prese con i primi piccoli-grandi problemi, acqua e luce, non riescono a trovare una soluzione. Il Comune deve battere i pugni e garantire per il territorio la soluzione del problema. Come si fa ad accettare una situazione del genere. Poi i titolari delle attività, nel momento nel quale possono introitare di più sono costretti a pagarsi anche anche delle autobotti”.

 

 

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