Teramo. Cosa ci fa un economista ed esperto di comunicazione alla presidenza di un istituto musicale? La risposta è semplice: cerca di risollevarne le sorti, in un periodo molto difficile e far si che diventi una “eccellenza pura” non solo sotto il profilo delle iscrizioni (su questo i numeri sono già molto importanti), ma soprattutto in termini di risorse. Economiche naturalmente.
Ecco, dunque, che il nome di Luciano D’Amico si sposa con l’Istituto Superiore di Studi Musicali Gaetano Braga di Teramo. D’Amico succede ad Alberto Melarangelo ed è stato lo stesso Ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, a sceglierlo tra una terna di candidati, composta, oltre che da D’Amico, dalla sociologa Giulia Paola Di Nicola e dal critico letterario Simone Gambacorta.
“Una mossa azzeccata” l’ha definita il sindaco Maurizio Brucchi. “Ora si apre uno scenario completamente diverso, una visione che regala grandi speranze a questo istituto”. E gli obiettivi elencati dal neo presidente per il futuro sono a dir poco ambiziosi, ma certo non impossibili.
“Anzitutto” ha dichiarato D’Amico “è necessario superare il blocco delle ristrettezze economiche e procedere nel percorso di statizzazione: lo Stato non può rimanere indifferente ad una istituzione così prestigiosa. Agiremo, inoltre, sui piani di sviluppo e sulle attività di alta formazione, creando dei corsi post laurea e creando nuovi canali di formazione a distanza. Ancora, puntiamo all’uso della musica come strumento di inclusione sociale delle categorie svantaggiate e in tutto questo, sarà ovviamente fondamentale la collaborazione con le altre eccellenze della città. Insomma, vorremmo tornare alle origini in termini di progettualità e innovazione e far sì che il Braga diventi sempre più attore della vita sociale ed economica della città. Questo istituto è come una Ferrari, parcheggiata in garage. E’ giunto il momento di tirarla fuori”.
Marina Serra