Per l’amministrazione comunale, come già dichiarato nella giornata di ieri, la situazione era ampiamente sotto controllo e tutte le azioni messe in campo con tempestività hanno consentito di risolvere immediatamente il problema, di ridurre al minimo il disagio e riaprire già da questa mattina la balneazione.
Il sindaco e l’amministrazione augurano buone vacanze ai cittadini rosetani e ai turisti, buon lavoro a tutti gli operatori turistici e con l’occasione rivolgono un ringraziamento al Comandante e al personale tutto della Capitaneria di Porto di Roseto degli Abruzzi per il particolare impegno e la collaborazione dimostrata.
Nel frattempo Sinistra Ecologia e Libertà esprime forte rammarico davanti al divieto di balneazione, apparso sulle spiagge rosetane: “le responsabilità ovviamente non sono chiare e stavolta si accusa il Ruzzo per il malfunzionamento di un “galleggiante”. E’ altresì vero però che la situazione e la gestione del litorale e delle acque di Roseto sono da lungo tempo in condizioni critiche. Il sistema di clientele e rapporti politici stretti non ha mai permesso e non permette ad oggi una gestione proficua e delle nostre bellezze paesaggistiche. Questo influisce sul turismo e sul commercio dei rosetani, tanto più che questo divieto appare come il triste epilogo del disinteresse generale per le condizioni delle acque, del litorale, dei cittadini stessi. E non bastano le rassicurazioni di assessori e sindaco o la millantata celerità del provvedimento: è che non saremmo dovuti arrivare a questo punto. Pochi giorni fa, abbiamo assistito – continua la nota del partito di Vendola – attoniti a retate in stile poliziesco nei confronti degli ambulanti sul mare: poveri uomini che correvano inseguiti da volanti a sirene spiegate e pochi giorni fa, ugualmente, abbiamo saputo dell’attacco del nostro sindaco ad altri commercianti ambulanti (quelli sulla piazza della Libertà) che lamentavano scarsi introiti. Siamo convinti che il turismo e il commercio non si gestiscano con i proclami, che non è con la forza e l’arroganza che si risponde a commercianti esasperati e siamo altresì convinti che sia necessaria una seria riflessione sull’attuale amministrazione. A che serve vietare il commercio ambulante sulle spiagge se poi non possiamo nemmeno fare un bagno? Occorre più attenzione e una seria politica di salvaguardia ambientale poiché sia il turismo sia il commercio vengono messi in crisi da questa ottusa politica di clientele, incapace di risolvere problemi e sopratutto di monitorare le condizioni di ciò che abbiamo di più prezioso: il mare con tutto il suo indotto”.