Roseto. Questa mattina il sindaco Enio Pavone ha revocato, attraverso un’ordinanza, il divieto di balneazione nel tratto interessato dall’incrocio del Lungomare Celommi con Via L’Aquila verso nord per una estensione di 580 metri. La revoca è avvenuta a seguito della nuova comunicazione dell’Arta, pervenuta in Comune questa mattina, la quale certifica i risultati delle analisi come conformi alla normativa vigente. E’ stata già data massima diffusione al fine di informare i cittadini e i turisti.
Per l’amministrazione comunale, come già dichiarato nella giornata di ieri, la situazione era ampiamente sotto controllo e tutte le azioni messe in campo con tempestività hanno consentito di risolvere immediatamente il problema, di ridurre al minimo il disagio e riaprire già da questa mattina la balneazione.
Il sindaco e l’amministrazione augurano buone vacanze ai cittadini rosetani e ai turisti, buon lavoro a tutti gli operatori turistici e con l’occasione rivolgono un ringraziamento al Comandante e al personale tutto della Capitaneria di Porto di Roseto degli Abruzzi per il particolare impegno e la collaborazione dimostrata.
Nel frattempo Sinistra Ecologia e Libertà esprime forte rammarico davanti al divieto di balneazione, apparso sulle spiagge rosetane: “le responsabilità ovviamente non sono chiare e stavolta si accusa il Ruzzo per il malfunzionamento di un “galleggiante”. E’ altresì vero però che la situazione e la gestione del litorale e delle acque di Roseto sono da lungo tempo in condizioni critiche. Il sistema di clientele e rapporti politici stretti non ha mai permesso e non permette ad oggi una gestione proficua e delle nostre bellezze paesaggistiche. Questo influisce sul turismo e sul commercio dei rosetani, tanto più che questo divieto appare come il triste epilogo del disinteresse generale per le condizioni delle acque, del litorale, dei cittadini stessi. E non bastano le rassicurazioni di assessori e sindaco o la millantata celerità del provvedimento: è che non saremmo dovuti arrivare a questo punto. Pochi giorni fa, abbiamo assistito – continua la nota del partito di Vendola – attoniti a retate in stile poliziesco nei confronti degli ambulanti sul mare: poveri uomini che correvano inseguiti da volanti a sirene spiegate e pochi giorni fa, ugualmente, abbiamo saputo dell’attacco del nostro sindaco ad altri commercianti ambulanti (quelli sulla piazza della Libertà) che lamentavano scarsi introiti. Siamo convinti che il turismo e il commercio non si gestiscano con i proclami, che non è con la forza e l’arroganza che si risponde a commercianti esasperati e siamo altresì convinti che sia necessaria una seria riflessione sull’attuale amministrazione. A che serve vietare il commercio ambulante sulle spiagge se poi non possiamo nemmeno fare un bagno? Occorre più attenzione e una seria politica di salvaguardia ambientale poiché sia il turismo sia il commercio vengono messi in crisi da questa ottusa politica di clientele, incapace di risolvere problemi e sopratutto di monitorare le condizioni di ciò che abbiamo di più prezioso: il mare con tutto il suo indotto”.